Capitale umano e talenti al centro di Open Factory 2025, 3 giorni di convegno del gruppo Carraro sul valore strategico per la competitività delle aziende italiane.
Si è tenuto dal 28 al 30 novembre scorsi, nella sede principale del gruppo Carraro, l’11° Open Factory 2025, manifestazione promossa dal Gruppo NEM (Nord Est Multimedia), il portale ItalyPost e il supplemento del lunedì L’Economia del Corriere della Sera, che ogni anno porta il pubblico dentro il cuore della manifattura italiana per raccontare piani di sviluppo e attrarre giovani talenti. Ad aprire i lavori è stato l’incontro “Il capitale umano come motore dello sviluppo industriale e territoriale”.
Il racconto delle aziende
Open Factory nasce per raccontare le aziende, rafforzare il legame con le comunità e far comprendere il ruolo essenziale che le fabbriche svolgono per il futuro del Paese.
In una fase di trasformazione dell’economia italiana, aprire le porte delle imprese significa valorizzare la cultura del fare, trasmettere alle nuove generazioni la ricchezza dei luoghi della produzione e mostrare le storie che rendono grande il Made in Italy.
L’edizione 2025 ha offerto 3 giornate di visite guidate, talk, laboratori ed esperienze alla scoperta delle migliori realtà manifatturiere del Veneto, Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna e Friuli-Venezia Giulia.

Il convegno d’apertura
In questo quadro, l’evento d’apertura presso l’headquarter Carraro, a Campodarsego (PD), era dedicato a uno dei temi più urgenti e strategici per la competitività del sistema produttivo: la capacità delle imprese e dei territori di attrarre, formare e trattenere giovani talenti in un contesto segnato da rapidi cambiamenti tecnologici e culturali. La giornata si è aperta con una visita guidata allo stabilimento, seguita dai saluti istituzionali di Enrico Carraro (presidente del Gruppo) e di Luca Piana, vicedirettore Economia dei quotidiani NEM (Nord Est Multimedia).
È stato poi Daniele Marini, docente di Sociologia dei Processi Economici all’Università di Padova e direttore scientifico della divisione Research & Analysis Community, a presentare la ricerca “Il futuro è il presente. Il lavoro visto con gli occhi della GenZ”, un’indagine approfondita sui valori e sulle aspettative delle nuove generazioni.
La tavola rotonda
Il programma è proseguito con la tavola rotonda “Capitale umano in azienda: il valore delle competenze”, grazie al contributo di Raffaella Caprioglio (presidente di Umana), Andrea Conchetto (amministratore delegato del gruppo Carraro), Corrado Facco (presidente ITS Cosmo Fashion Academy e amministratore delegato e direttore generale di Certottica Group) e Monica Scarpa (amministratore delegato del Gruppo SAVE). Il confronto, moderato da Luca Piana, ha analizzato le pratiche che rendono i territori più attrattivi e le imprese più capaci di rispondere alla domanda di competenze qualificate.

Investire nei giovani
Il pomeriggio si è concluso con l’intervista “Investire nei giovani per costruire il futuro dell’impresa” a Federico Zoppas (managing director Zoppas Industries) condotta da 4 giovani studenti provenienti da scuole superiori e università: Filippo Cerato, Jacopo Linou Lin, Caterina Marzola e Jacopo Minozzi.
Con questo appuntamento, Open Factory si conferma non solo come la principale manifestazione dedicata alla cultura industriale in Italia, ma anche come un laboratorio di idee e relazioni capace di favorire il dialogo tra imprese, scuola e università. L’iniziativa rappresenta un potente strumento di valorizzazione del capitale umano e di incontro tra domanda e offerta di lavoro qualificato.
Fabbriche aperte
Le giornate ufficiali di apertura al pubblico delle imprese partecipanti all’evento Open Factory erano in particolare nel weekend. Numerose aziende in tutto il Paese — dal Veneto alla Lombardia, dal Piemonte all’Emilia-Romagna, fino al Friuli-Venezia Giulia — hanno aperto i propri stabilimenti con visite guidate, laboratori, seminari, talk e momenti esperienziali. Una vera e propria occasione per famiglie, studenti, appassionati e giovani professionisti di entrare nei luoghi della produzione, scoprire il valore della manifattura italiana e vivere da vicino storie di innovazione, artigianalità e territorio.

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