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OptoForce introduce il senso del tatto nei robot

Quattro nuovi moduli applicativi svolgono in modo più rapido ed economico attività che richiedono la destrezza della mano umana.

OptoForce, azienda specializzata nel settore della robotica fondata nel 2012 a Budapest in Ungheria, ha presentato quattro nuovi moduli applicativi per i suoi sensori di forza/coppia multiassiali, che consentono ad aziende che operano nel settore degli imballaggi e dei dispositivi elettronici medicali d’introdurre il senso del tatto nei propri robot collaborativi e leggeri, con conseguente aumento del numero di attività automatizzate e risparmio di tempo. La società intende inoltre consolidare le sue attività nell’Europa meridionale, dove la domanda è in costante crescita.

Facili da installare, leggeri e robusti, i sensori a 6 assi introducono il senso del tatto nei robot utilizzati per svolgere lavori ad alta precisione, come lucidatura, box insertion e altre operazioni di montaggio di precisione. Attualmente compatibili con i robot di Universal Robots e Kuka (e a breve anche con quelli ABB e Yaskawa), i sensori OptoForce automatizzano queste attività, migliorando l’efficienza, velocizzando lo sviluppo dei progetti e riducendo i costi globali di produzione.

I quattro nuovi moduli applicativi sono Box Insertion (per automatizzare i processi d’inserimento di precisione con controforze contenute, anche con forze inferiori ai 10 N), Stacking/Destacking (per automatizzare in modo semplice e veloce operazioni di sovrapposizione che richiedono il senso del tatto, con materiali morbidi e forze inferiori ai 10 N), Palletizing (per pallettizzare i pezzi a prescindere dalla loro durezza, potendo apportare correzioni durante il processo) e Pin Insertion (per inserire perni o pin di ogni tipo in piccoli fori, una soluzione veloce e robusta per l’aggiustaggio di precisione con tolleranze fino a H7).

Grazie ai sensori ad alta precisione, i robot possono capire se stanno collocando l’oggetto nella giusta sede o se devono regolarne la posizione, correggendola automaticamente. Questo consente di rendere il processo di produzione più veloce e di ottenere una notevole riduzione dei costi. Tra tutte le regioni in cui opera OptoForce, l’Europa meridionale – Francia, Italia, Spagna e Portogallo – è un’area molto promettente, in cui si è registrato un rapido aumento delle vendite: l’azienda ha quindi potenziato le sue reti di distributori ed è tuttora alla ricerca di nuovi partner per sostenere le sue vendite.

I fondatori di OptoForce, all’epoca studenti universitari, stavano lavorando a un robot deambulante, ma avevano diversi problemi relativi al peso, alla rigidità e al costo dei sensori di forza multiassiali allora disponibili. Per risolvere questi problemi, crearono un prototipo degli attuali sensori che utilizzava la luce infrarossa per rilevare le deformazioni del guscio siliconico. Questo approccio unico e radicalmente nuovo costituisce la base dell’attuale soluzione OptoForce e garantisce misurazioni precise anche con sovraccarichi del 200%.