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Stratasys potenzia la produzione di Airbus

Oltre 25.000 componenti stampati in 3D nel 2025, con più di 200.000 già in volo: le certificate con filamento Ultem 9085 CG riducono i tempi di fermo, abbattono il rischio e riducono i costi.

Grazie alla tecnologia Stratasys, ogni anno Airbus produce oltre 25.000 parti stampate in 3D pronte per il volo, trasformando il modo in cui gli aeromobili vengono costruiti e manutenuti per l’intera flotta globale.

Partendo dalla prima parte stampata, un componente di ricambio del sedile dell’equipaggio, Airbus ha abbracciato la produzione additiva, portandola verso nuovi e più ambiziosi obiettivi con oltre 200.000 parti in polimero Stratasys certificate attualmente in servizio attivo.

Punti di forza

I dati recenti mostrano che la realizzazione delle parti stampate in 3D di Stratasys utilizzate nell’Airbus A350 ha comportato una riduzione del peso del 43%, l’eliminazione del requisito della MOQ (quantità minima d’ordine) e una riduzione dell’85% dei tempi di consegna, con un risparmio significativo di costi e una riduzione dei tempi di produzione di diverse settimane.

Airbus dispone di componenti stampati per i modelli A320, A350 e A400M che utilizzano il materiale Stratasys Ultem 9085 Filament CG (Certified Grade) su più stampanti FDM di classe industriale di Stratasys.

«La tecnologia di produzione additiva di Stratasys — ha affermato Serge Senac, Leader Industriale di Airbus per la Produzione Additiva di Polimeri — è parte integrante del nostro impegno per un’aviazione sicura e sostenibile. Possiamo produrre parti certificate e ripetibili più velocemente, con minor dipendenza da filiere complesse. Questa flessibilità in produzione riduce i costi e garantisce tempi di risposta migliori per soddisfare le esigenze dei nostri clienti in tutto il mondo. Ultimo ma non meno importante, questa tecnologia contribuisce al programma di Airbus finalizzato a raggiungere zero emissioni entro il 2050».

Produzione distribuita

Queste parti soddisfano i requisiti rigorosi delle applicazioni aerospaziali e consentono al contempo una sostituzione più rapida ed economica di diversi componenti in un aeromobile.

La produzione distribuita consente ad Airbus di produrre parti dove e quando sono necessarie, contribuendo a ridurre i tempi di fermo degli aeromobili, a minimizzare lo stoccaggio delle scorte ed evitare costosi ritardi nella supply chain.

«La nostra collaborazione con Airbus — ha dichiarato Rich Garrity, Responsabile di Divisione presso Stratasys — è la prova che la produzione additiva viene integrata in una vera e propria produzione su larga scala e può essere uno straordinario elemento di differenziazione. Con decine di migliaia di parti certificate già in volo, stiamo assistendo a un punto di svolta, non solo per Airbus, ma per l’intera industria aerospaziale. La domanda di supply chain più leggere, più veloci e più resilienti sta accelerando l’adozione della tecnologia Stratasys in tutto il mondo. Ciò che Airbus ottiene oggi annuncia la prossima fase di crescita del nostro settore: la produzione additiva certificata come metodo di produzione tradizionale in tutta l’aviazione a livello globale».

Standard d’aerospace

Stratasys vanta decenni di esperienza nel soddisfare gli standard più esigenti del settore aerospaziale, con un portafoglio di materiali ad alte prestazioni e piattaforme di produzione additiva riconosciute come affidabili dai principali OEM (Original Equipment Manufacturer) e fornitori a livello globale.

«Le soluzioni Stratasys — si dice in azienda — forniscono componenti certificati e ripetibili per la produzione e le attività di MRO (manutenzione, riparazione e revisione), e consentono ai principali operatori aerospaziali di mantenere le flotte operative riducendo i costi».