Economia

Favorire export e formazione

Esportazione e formazione sono due parole chiave che richiamano il concetto di tecnologie innovative. Indagine effettuata dal centro Studi Tagliacarne e Unioncamere su circa 2500 aziende manifatturiere.

Esportazione e formazione sono due parole chiave che richiamano il concetto di tecnologie innovative.

In un panorama mondiale caratterizzato da tante incognite a partire dalle guerre in atto in Ucraina e a Gaza, a cui si unisce l’inflazione, le difficoltà logistiche sul Mar Rosso, situazioni di tensione in varie parti del mondo da est a ovest, le piccole e medie imprese italiane esportatrici secondo una Indagine effettuata dal centro Studi Tagliacarne e Unioncamere su circa 2500 aziende manifatturiere, sono più ottimiste.

Oltre il 30% delle imprese intervistate sostiene che il 2024 sarà ancora positivo con un incremento del loro fatturato e poco meno del 20% di queste aziende assumerà personale durante il 2024.Favorire export e formazione

Propensione all’export vuol dire tecnologie innovative

Un po’ meno positiva la valutazione delle imprese che lavorano prevalentemente per il mercato interno. Tra queste la percentuale di chi pensa di ottenere un aumento del fatturato cala al 20% e meno del 10% delle aziende pensa di assumere nuovo personale per l’anno in corso.

Sempre secondo l’Indagine realizzata dal Centro Studi Tagliacarne e Unioncamere, sono le imprese con propensione all’export che intendono investire maggiormente in tecnologie innovative, ed anche in processi sostenibili, mentre sono percentualmente meno propense a innovare quelle aziende che operano sul mercato italiano.

Da ciò emerge quanto sia fondamentale una politica che favorisca l’internazionalizzazione delle nostre piccole e medie imprese manifatturiere, creando maggiore competitività del prodotto italiano all’estero. Sono dati molto interessanti quelli emersi dall’Indagine perchè forniscono informazioni utili a quelle aziende che devono definire piani strategici per il prossimo futuro.

Le tecnologie innovative cercano capitale umano

Il nostro tessuto industriale è fatto proprio da piccole e medie aziende che hanno dimostrato negli anni, grazie proprio a investimenti in tecnologie innovative, la loro forza, affermandosi a livello europeo e internazionale e che hanno forte bisogno di essere sostenute nella loro azione sui mercati esteri.

Ma non basta installare nelle imprese tecnologie innovative è necessario investire anche in capitale umano per avere la forza lavoro adeguata alle sfide della trasformazione in atto a livello industriale, tecnologico e organizzativo.

Obiettivo che si può raggiungere anche nel migliorare e incrementare il rapporto tra scuola e impresa, un binomio che non può che essere sempre più vincente per il futuro.