Grandi Strutture

Ficep Tipo G31LG: Lamiera fissa e mobile si incontrano

La nuova Tipo G31LG di Ficep è una soluzione che unisce i vantaggi dei modelli Tipo e Gemini, ovvero della lamiera mobile e di quella fissa

La nuova Tipo G31LG di Ficep è una soluzione che unisce i vantaggi dei modelli Tipo e Gemini, ovvero della lamiera mobile e di quella fissa

Sviluppare una tecnologia ibrida è sempre un’impresa ardua ma Ficep è riuscita perfettamente nel suo intento, combinando i vantaggi della soluzione con lamiera fissa ai vantaggi della soluzione con lamiera mobile, esaltando quindi al meglio le qualità di entrambe. Con questo obiettivo in testa, i progettisti di Ficep hanno pensato a una nuova linea di macchine per la lavorazione della lamiera che rappresenta una soluzione ibrida tra la tecnologia a lamiera fissa (Gemini) e quella a lamiera mobile (Tipo).

Tipo e Gemini

La lavorazione della lamiera è nel DNA di Ficep: gli oltre ottantacinque anni di esperienza hanno portato allo sviluppo di due linee di prodotto caratterizzate da differenti tecnologie. La linea Tipo si basa sul concetto di lamiera mobile, dove la struttura della macchina e le unità operatrici rimangono ferme mentre la lamiera viene movimentata attraverso l’uso di pinze. Gemini, nata nel 2009, è invece la linea a lamiera fissa. Si tratta di una soluzione a portale dove la lamiera rimane ferma mentre il montante e le unità operatrici si muovono per portare a termine la lavorazione del metallo. Il successo di questa seconda gamma di impianti è testimoniato dalle numerose macchine vendute in 6 anni e un continuo sviluppo del progetto, oggi giunto alla terza generazione. Dal 2009 infatti la società varesina ha concentrato le proprie risorse nello sviluppo di tale tecnologia, portando a termine solo alcuni accorgimenti sulle già performanti macchine a lamiera mobile. Le recenti evoluzioni del mercato però hanno spinto Ficep a modificare la strategia aziendale sviluppando una nuova macchina ibrida, progettata sulla base della linea Tipo ma equipaggiata con una serie di soluzioni tecniche vincenti installate sulle Gemini.

In particolare da circa un anno e mezzo i clienti della società varesina hanno evidenziato la necessità di utilizzare le teste bevel per il taglio inclinato sugli impianti a lamiera mobile. Una soluzione già adottata da Ficep sulle macchine a portale, per cui sarebbe stato relativamente semplice adattarle anche alle Tipo dando vita a una soluzione simile a quelle già presenti sul mercato. L’azienda invece ha puntato allo sviluppo di un nuovo prodotto ad alto contenuto tecnologico e capace di differenziarsi dalla concorrenza.

Soluzione ibrida

Il progetto è nato utilizzando come base di partenza un tradizionale impianto a lamiera mobile, sul quale sono state installate una serie di soluzioni innovative e vincenti che hanno portato al successo della linea Gemini. Per unire i vantaggi delle due tecnologie, Ficep ha utilizzato le rulliere e il sistema di movimentazione della Tipo A25 opportunamente scalato in larghezza, interfacciando il tutto con il montante della Gemini fissato a terra e già provvisto di asse ausiliario e teste di taglio bevel. La nuova soluzione si chiama Tipo G31LG, dove il nome Tipo richiama la tradizionale tecnologia a lamiera mobile, G è un riferimento alle evoluzioni derivanti dalla Gemini, 31 rappresenta la massima larghezza lavorabile della lamiera (3.100 mm) e LG indica che la macchina utilizza il sistema di pinze laterali Lateral Grippers. Proprio queste ultime, unite all’asse ausiliario, costituiscono gli elementi chiave per realizzare un impianto ibrido efficiente e performante.

La prima generazione di macchine Ficep a lamiera mobile era equipaggiata con un sistema di movimentazione a pinze frontali/posteriori, in cui la pinza posteriore spingeva il materiale da lavorare mentre quella frontale lo guidava. Da diversi anni però l’azienda varesina è passata alla soluzione a pinze laterali principalmente per una questione di ingombri. Con la movimentazione frontale/posteriore infatti è necessario disporre di una lunghezza di pinza tale da consentire di spingere e guidare le lamiere – spesso con dimensioni superiori ai 10 metri – fino all’interno della zona di lavoro. Di conseguenza anche la parte mobile deve avere dimensioni adeguate. Con le pinze LG invece la parte mobile risulta estremamente compatta e funge da navetta movimentando il materiale lungo binari fissi e sfruttando la possibilità di riposizionare le pinze man mano che il lavoro procede.

LG, asse ausiliario e scarico automatico dei pezzi

In generale la tecnologia a lamiera mobile, grazie alla possibilità dello scarico automatico dei pezzi, si dimostra particolarmente adatta alla produzione di piastrame di medio/piccole dimensioni, mentre la lamiera fissa si esprime al meglio per pezzi grandi e di elevato spessore dove riesce a garantire precisioni più spinte. Il motivo è riconducibile alla massa del materiale da lavorare. Negli impianti a lamiera mobile solitamente non è previsto l’asse ausiliario, che invece caratterizza le soluzioni a lamiera fissa, e di conseguenza ogni lavorazione comporta la movimentazione di diverse tonnellate di lamiera. Una situazione complessa da gestire e che abbassa la precisione della lavorazione e la produttività. La nuova Tipo G31LG però è in grado di ovviare a questo inconveniente, in quanto è possibile bloccare la lamiera in una determinata posizione e portare a termine la lavorazione sfruttando l’asse ausiliario portato in dote dalla linea Gemini. Una soluzione che assicura elevata precisione all’interno del campo di lavoro dell’asse ausiliario, pari a 400 mm di ampiezza, e che permette di unire in un’unica macchina i vantaggi della tecnologia a lamiera mobile e di quella a lamiera fissa.

Nuovi pressori

Nel dettaglio, il montante della nuova macchina Ficep è costituito da un’incastellatura a doppia trave in lamiera piegata e saldata, capace di coniugare leggerezza e rigidità strutturale. Rispetto alle soluzioni tradizionali, dove le unità di foratura vengono montate a sbalzo, la configurazione a doppia trave permette di distribuire forze e momenti in modo simmetrico, con conseguente aumento della rigidezza e della precisione della lavorazione. L’azienda varesina ha sviluppato la Tipo G31LG con la possibilità di utilizzare una o due unità di foratura, ognuna delle quali dispone di un mandrino ISO 40 con lubrificazione interna, 26 kW di potenza e 7.000 giri/min, capace di generare una forza massima in foratura di 10.000 N. Grazie a un cambio utensili automatizzato da 24 posizioni per ogni testa, la macchina è in grado di realizzare fori da 40 mm di diametro massimo. Sfruttando per interpolazione l’asse ausiliario interno è poi possibile eseguire lavorazioni di fresatura e ottenere diametri fino a 400 mm. Per massimizzare la precisione di esecuzione, Ficep ha equipaggiato le unità di foratura con dei pressori che mantengono in posizione la lamiera (spesso non perfettamente piana per propria natura) durante la lavorazione evitando l’insorgere del chattering, una vibrazione difficilmente controllabile che andrebbe a compromettere sia la qualità della lavorazione che la durata degli utensili. Tali sistemi differiscono da quelli installati sulle Gemini, dove la configurazione a lamiera fissa facilita il compito dei pressori. Sulla Tipo G31LG infatti la lamiera si muove continuamente, e i pressori sono stati dotati di sfere posizionate nella parte inferiore per garantire lo scorrimento del materiale mantenendo comunque l’unità di foratura nella corretta posizione.

Per lavorare in condizioni ottimali l’impiego dei pressori non è sufficiente. Senza un elemento posto sotto la lamiera nella zona di taglio si avrebbe una flessione della lamiera stessa, causata in parte dalla spinta del mandrino di foratura e in parte dal pressore. Per questo motivo l’azienda varesina ha riprogettato il basamento della macchina introducendo una navetta che funge da riscontro di foratura, e che si muove accoppiata con l’unità di foratura stessa. Durante il ciclo di lavoro, sotto la lamiera e in corrispondenza del mandrino è sempre presente la navetta, costituita da due slitte che sostengono il materiale. Lo spazio lasciato libero per la corretta esecuzione delle forature è maggiore rispetto a quello presente nelle tradizionali macchine a lamiera mobile, poiché queste ultime hanno una sola posizione di foratura mentre la presenza dell’asse ausiliario consente alle teste di foratura della Tipo G31LG di muoversi e lavorare con una corsa di 400 mm.

Taglio bevel

Oltre alle teste di foratura, la macchina ibrida progettata da Ficep può essere equipaggiata con un massimo di due torce al plasma (standard e/o bevel per il taglio inclinato) e un massimo di tre cannelli ossitaglio. La presenza di teste bevel con angoli di inclinazione di ±45° introduce un’ulteriore variabile progettuale: lavorare con torce inclinate di 45° infatti significa impegnare una zona di lavoro più ampia, motivo per cui la Tipo G31LG è dotata di un dispositivo mobile che ha il compito di aumentare lo spazio tra i rulli nell’area di taglio, preservando i rulli stessi da danni accidentali.

In aggiunta a quanto detto finora, Ficep offre la possibilità di configurare la nuova macchina con una serie di accessori, tra i quali figura la spazzola per la pulitura dei trucioli. Nella configurazione full optional la Tipo G31LG conta più di 20 assi movimentati, a testimonianza della forte volontà del costruttore varesino di sviluppare un prodotto innovativo e capace di differenziarsi dalla concorrenza.

http://www.ficepgroup.com/