Macchine del mese

Multi S compact·D – Spada Transfer Technology

Con Multi S Compact·D, Spada Transfer Technology intende rivoluzionare l’approccio alle lavorazioni a pezzo rotante grazie a soluzioni innovative capaci di offrire risultati eccellenti

Il mercato manifatturiero è sempre più complesso da affrontare: dalle aziende si pretendono tempi, costi e precisioni molto spinti, richieste che in parte vengono trasferite sui costruttori di macchine utensili.

Ricerca e sviluppo diventano perciò le migliori armi da utilizzare in questa battaglia per assicurarsi una commessa.

Spada Transfer Technology da svariati anni nel mondo manifatturiero, durante i quali ha affrontato sfide, creato nuove soluzioni e risposto a esigenze sempre più pressanti, il tutto senza perdere di vista l’obiettivo principale: la soddisfazione del cliente.

 

Molto più che veloce

L’ultima nata dell’azienda di Castegnato (BS), Multi S Compact·D, rappresenta un punto di svolta per il mercato dei transfer: se fino a oggi le macchine di Spada Transfer Technology erano votate alle lavorazioni a pezzo fermo, con il nuovo modello si punta decisamente alla tornitura.

Mentre prima la tornitura era una possibilità, Multi S Compact·D ribalta il concetto e si pone come soluzione adatta a chi necessita prevalentemente di effettuare torniture, rappresentando una alternativa vantaggiosa anche per chi ha sempre lavorato con torni automatici o plurimandrino, a controllo numerico o meccanici.

Ciò che più stupisce osservando questo transfer sono le dimensioni compatte: al momento l’azienda propone macchine con un minimo di 12 stazioni a salire fino a 20, ma potenzialmente se ne possono aggiungere altre senza incrementare in maniera sensibile l’impronta a terra.

Non si tratta di una macchina nuova in assoluto: Multi S compact·D è infatti la terza evoluzione delle multi-s (o multi-stazione). Compact fa riferimento ai diametri lavorabili: se la versione originale era in grado di operare su componenti fino a 400 mm, come ad esempio dischi freno, la successiva era adatta a diametri fino a 100 mm. Compact D completa la gamma potendo affrontare componenti con un diametro fino a 50 mm.

Un altro dettaglio rilevante è la presenza di due stazioni di carico e scarico, ciascuna capace di gestire due mandrini.

Spada Transfer Technology lavora prevalentemente per clienti attivi nel mondo dell’auto, con tutti i vantaggi e i limiti del caso: le case automobilistiche pretendono infatti costi molto contenuti, alta qualità, tempi di risposta istantanei ecc.

L’esperienza nasce nel mondo dei transfer tradizionali, dove il tempo ciclo è realmente un’ossessione, traslandola su questa macchina affinché riesca a soddisfare le medesime esigenze di produttività, il tutto con un ingombro estremamente contenuto e, ovviamente, con elevata qualità e finitura. I numeri parlano chiaro: Multi S compact·D può realizzare 4 pezzi in 3 secondi, ovvero un tempo ciclo singolo di 0,75 secondi. Questo offre l’opportunità ai clienti di risultare competitivi nei confronti di competitor provenienti da paesi dal basso costo della manodopera.

 

Pensata per la produttività

Come ogni macchina transfer che si rispetti, anche Multi S compact·D è pensata per operare 365 giorni all’anno, 24 ore su 24.

Sono diversi i dettagli da curare per ottenere questo risultato. Innanzitutto la componentistica scelta deve essere di prim’ordine: chi si affida alla tecnologia transfer deve poter lavorare in tranquillità, senza rischiare fermi macchina inaspettati. Per questo Spada Transfer Technology utilizza componentistica industriale di primari costruttori mondiali, oltre ad appoggiarsi alla qualità e professionalità di officine italiane che forniscono particolari lavorati con materiali dalle elevate caratteristiche meccaniche e con tolleranze molto strette.

La struttura, in acciaio elettrosaldato, pesa 12 tonnellate e può essere posata su un buon pavimento industriale. Oltre ad assicurare la qualità voluta, questo permette di ridurre i tempi di installazione, riducendo i costi aggiuntivi anche grazie a ingombri compatibili con trasporti convenzionali.

La macchina presenta infatti soluzioni che la rendono estremamente appetibile dal punto di vista economico, senza intaccare le qualità che un simile strumento produttivo deve avere. Perché se da un lato un costo di acquisto contenuto è fondamentale in una contrattazione commerciale, dall’altro nessuno vuole rinunciare alla qualità: lavorando su dettagli simili non si toglie nulla alla macchina, ma se ne riduce in maniera significativa il costo.

 

Semplice, ma completa

L’approccio progettuale ha tenuto conto di alcune linee guida, come la necessità di realizzare una macchina che risultasse semplice da costruire, da usare e da manutenere: per farlo l’ufficio tecnico è partito dal cosiddetto foglio bianco, senza cioè che scelte fatte in passato, seppur vincenti, potessero influenzare il nuovo modello risultando vincolanti nella creazione di una macchina così diversa da quanto oggi disponibile sul mercato.

Trattandosi di soluzioni che devono garantire un up-time anche superiore al 99%, risulta evidente come una corretta semplificazione si traduca in meno potenziali problemi per gli utilizzatori. Innanzitutto evitare di inserire determinati componenti significa in primo luogo non acquistarli, riducendo così i costi complessivi; inoltre, un motto semplice quanto reale recita che “tutto ciò che non c’è non può rompersi”.

La macchina deve poi realizzare pezzi con le tolleranze previste a disegno: può sembrare un concetto scontato, ma con le cadenze di un transfer diventa tutto più complesso. Spada Transfer Technology sfrutta quindi tutte le opportunità che la moderna elettronica offre per verificare costantemente i pezzi e garantire che le quote siano quelle richieste, grazie anche alla possibilità di installare encoder e righe ottiche per mantenersi entro pochi micron di tolleranza.

 

Scegliere la configurazione ideale

Come accennato, Multi S compact·D è divisa virtualmente in due macchine distinte, ciascuna con la propria stazione di carico/scarico. In caso di necessità, naturalmente, può essere utilizzata interamente per un singolo ciclo di lavoro in presenza di pezzi più complessi.

Se il pezzo è particolarmente complesso o deve essere lavorato interamente, invece, sarà necessario effettuare più riprese. In questo caso ciascuna stazione potrà essere caricata con un grezzo e con un semilavorato, ottenendo a ogni scatto un pezzo finito. In alternativa sarà possibile utilizzare un robot che, nella seconda stazione di carico/scarico, provvederà al ribaltamento del pezzo per proseguire con la seconda ripresa.

 

A EMO Milano 2015 l’azienda ha esposto un modello dotato di 16 stazioni (8 doppie) e 12 unità di tornitura superiori, con la predisposizione per 12 unità radiali, adatte a eseguire lavorazioni di foratura, maschiatura, fresatura ecc. Si tratta di una delle possibili configurazioni ottenibili con Multi S compact·D: ciascun mandrino può inoltre essere attrezzato con pinze, morse autocentranti, staffaggi ecc. in base alle necessità dell’utilizzatore e alla conformazione del pezzo da lavorare.

La modularità permette di utilizzare una soluzione customizzata di volta in volta, sfruttando moduli standard. Ciò significa che, pur non esistendo due macchine uguali, ciascuna di esse è realizzata sulla base di moduli ampiamente testati e collaudati, in grado di assicurare le prestazioni tecniche dichiarate e di mantenerle nel tempo.

La modularità della macchina prevede inoltre l’utilizzo di differenti soluzioni per ottenere i risultati voluti dall’utilizzatore. Due classi di unità che variano per potenza, diametro e tipologia di materiale da lavorare consentono di assemblare la soluzione pensata ad hoc per una specifica necessità.

In funzione dei pezzi è possibile scegliere la taglia più idonea tra le versioni Unit 32 (per pezzi con diametro da 4 a 32 mm) e Unit 65 (da 32 a 65 mm), entrambi con concentricità IT6 e rispettivamente con un regime di rotazione massimo di 30.000 e 12.000 giri/min nella versione con elettromandrino.

Spada Transfer Technology lascia però la massima libertà di scelta all’utilizzatore: le stesse taglie, ma con motori asincroni, offrono ad esempio da 1,5 a 10 kW e 10.000 giri/min nella versione Unit 32 e da 7 a 15 kW e 4÷8.000 giri/min nella versione Unit 65; i motori sincroni sono in grado di erogare da 6 a 10 kW rispettivamente a 8.000 e 10.000 giri/min (Unit 32) e da 10 a 20 kW con un regime di 5.000 o 10.000 giri/min (Unit 65).

A completamento possono essere installati comandi idraulici regolabili a doppio effetto, un gruppo freno mandrino per effettuare operazioni anche gravose a pezzo fermo e i già citati encoder per assicurare la massima precisione.

Anche il controllo numerico è a discrezione dell’utilizzatore, poiché Spada Transfer Technology lavora con i principali produttori. In particolare, nel Siemens 840D sl è installata una applicazione che consente di gestire e verificare le condizioni della macchina direttamente tramite smartphone, che mostra in maniera intuitiva le condizioni di lavoro e le statistiche di produzione.

Si è parlato di affidabilità dell’impianto, ma questa non può prescindere da una corretta manutenzione periodica per assicurare alla macchina una vita lunga e produttiva. Anche in questo caso Spada Transfer Technology ha fatto le cose per bene, poiché Multi S compact·D è stata pensata per essere facilmente accessibile e rapida da controllare grazie a una serie di paratie che rendono raggiungibili tutti i componenti.

L’operatore può inoltre gestire in autonomia l’attrezzaggio della macchina, non necessitando di andare sul pannello principale ma attraverso una comoda pulsantiera remotabile.

Multi S compact·D può anche caricare da barra, anche se non attraverso il classico revolver collegato al transfer; in primo luogo per una questione di ingombri complessivi, ma soprattutto per evitare di avere vincoli sul tempo ciclo. La barra ha infatti un limite al regime di rotazione che può raggiungere, mentre un singolo spezzone può essere manipolato e ruotato con maggiore efficienza. Per questo Spada Transfer Technology preferisce l’impiego di un caricatore con un sistema di troncatura e successivo inserimento in macchina, così da ottenere il massimo dalle due tecnologie.

Gli spezzoni, inoltre, possono essere preparati fuori linea in tempo completamente mascherato e caricati attraverso un sistema automatico dedicato all’alimentazione del transfer. Ciò consente di sfruttare al massimo macchina e utensili, senza risultare vincolato da eventuali attrezzature.