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OnRobot: le cinque tendenze della robotica nel 2023

Dopo aver superato il mezzo milione d’installazioni di nuovi robot industriali nel 2021.

Nonostante le difficili condizioni dell’economia mondiale (come noto segnate tra gli altri dal conflitto in Ucraina, incertezza economica e inflazione), il settore della robotica continua a registrare una crescita significativa. Lo confermano i dati dell’IFR (International Federation of Robotics): nel 2021 è stato superato per la prima volta il mezzo milione di installazioni di nuovi robot industriali e si stima che entro il 2025 si possano raggiungere quasi 700.000 di nuove unità installate l’anno.

Secondo i dati dello studio Global Collaborative Robots Market Size, Share & Industry Trends Analysis di ReportLinker, le dimensioni del mercato globale dei robot collaborativi dovrebbero raggiungere i 10,8 miliardi di dollari entro il 2028, con una crescita anno su anno del 40,1%.

In questo panorama, OnRobot, ai vertici mondiali nell’hardware e software per applicazioni collaborative, ha illustrato i cinque trend chiave della robotica per il 2023:

Maggior collaborazione. La crescita sostenuta negli ultimi anni dimostra come la collaborazione tra persone e cobot sia diventata realtà, poiché consente agli esseri umani di dedicarsi ad attività di maggior valore, lasciando alle macchine le attività più ripetitive, meccaniche o pericolose. Per Enrico Krog, CEO di OnRobot (nella foto in alto), una delle sfide che il settore deve affrontare è «dimostrare come funzionano le applicazioni robotiche, ora che abbiamo compreso il contributo che i robot possono offrire. Dobbiamo insegnare la collaborazione tra applicazioni ed esseri umani, e i vantaggi che portano sia in termini di facilità d’uso che di sicurezza».

Reindustrializzazione dell’Europa. In questo frangente, il mercato sta vivendo un movimento di delocalizzazione dell’industria e di reindustrializzazione in Europa a seguito di problemi nelle catene di approvvigionamento, che guidano l’installazione di robot. I dati rivelano infatti che i robot industriali in Europa sono passati da 68 a 84 e le prospettive per il 2022-2025 sono molto positive. «Si tratta di un trend che si consoliderà nei prossimi mesi e anni, con tassi di crescita più sostenuti», afferma Krog.

Strumenti elettronici per una maggior sostenibilità. Nel 2023 vedremo robot e cobot supportare lo sviluppo sostenibile, assicurando un notevole risparmio energetico e l’utilizzo di energie più pulite, come l’elettricità al posto della tradizionale aria compressa.

Maggior penetrazione nel mercato. Nel 2023, robot industriali e cobot saranno introdotti in un numero più ampio di settori e paesi. Per Krog «questa grande spinta è dovuta al fatto che le persone si fidano di più dei robot e, allo stesso tempo, della tecnologia robotica. Nei prossimi anni vedremo un ulteriore sviluppo di applicazioni in settori come sanità, turismo, trasporti, logistica e agricoltura».

Convergenza di software e hardware. Un ulteriore trend rilevato, anticipato da OnRobot con il lancio di OnRobot Palletizer (la soluzione hardware e software di pallettizzazione automatizzata), è la crescente combinazione di hardware e software che «consente di risparmiare tempo e ridurre i costi totali del progetto, essendo gli utenti stessi a implementare l’applicazione in base alle esigenze del momento».

«La crescita sostenuta e inarrestabile di robot e cobot dimostra come siano qui per restare e contribuire a rendere i processi di industrializzazione più semplici, sostenibili e sicuri. Nei prossimi anni, vedremo come la congiunzione tra software e hardware si confermerà come trend poiché permette implementazioni più rapide, semplici e che assicurano un ROI (Return On Investment) più elevato per le aziende», conclude Krog.