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CAM: il conterzista si evolve

Ellena ha saputo crescere come conterzista anche grazie all’uso di Edgecam, software CAM impiegato per i programmi di tornitura e fresatura

 

Quante aziende di lavorazioni meccaniche hanno al loro interno un reparto di montaggio per componenti oil&gas ed aerospace dotato di una camera bianca? E quante gestiscono internamente oltre 200 fornitori di materie prime e componenti da tutto il mondo per un valore di quasi 6 milioni di euro? Tra le pochissime aziende che possono rispondere a questo identikit troviamo la Ellena spa di Brandizzo (TO) che, nei suoi oltre 70 anni di storia, ha saputo evolversi da “semplice truciolaio” a “una piccola grande azienda” capace di fornire un prodotto completo a player mondiali in settori ad elevata complessità come petrolchimica e aerospaziale. “Ellena nasce nel 1944 fondata da nostro nonno e suo fratello – ci spiegano i rappresentanti della terza generazione Paolo Torasso, responsabile commerciale estero, ed Emanuela Ellena, responsabile sistemi di gestione aziendale – lavorando nei settori del ferroviario, del navale e della rubinetteria. La prima evoluzione è arrivata con l’ingresso in azienda della seconda generazione della famiglia che ha investito in tecnologia e ha iniziato a lavorare come fornitore di prodotto finito gestendo i rapporti con le fonderie e i trattamenti postlavorazione ad esempio. Negli anni Duemila abbiamo allargato ancora di più il raggio di azione iniziando a lavorare nel petrolchimico e nell’aeronautico. Si tratta di due settori oggi trainanti per Ellena come fatturato, ma che soprattutto ci hanno permesso di ridurre i volumi produttivi aumentando però il valore aggiunto dei particolari. Inoltre abbiamo completato la nostra evoluzione integrando servizi a monte delle lavorazioni meccaniche, occupandoci per i nostri clienti di tutto ciò che riguarda l’approvvigionamento delle materie prime e dei forgiati, ma anche a valle, curando operazioni prima gestite dal cliente come premontaggi e test”. Un processo di crescita reso possibile anche grazie ad importanti investimenti, basti pensare che nel 2015 Ellena ha investito ben il 20% del proprio fatturato in nuovi macchinari, formazione e costruzione di un nuovo stabilimento. 

Versatilità e flessibilità
Oggi Ellena è un’azienda con un fatturato di quasi 13 milioni di euro realizzato in diversi settori applicativi, in particolare oil&gas e aerospace. “Lavorare in tanti settori – spiega Ruggero Gandolfi, operation manager di Ellena – ci porta a realizzare una grande varietà di pezzi: da quello grande una moneta fino a quello alto quasi due metri. Inoltre facciamo molti prototipi e lotti da massimo 15- 20 pezzi come serie. Questo vuol dire che in officina gestiamo tanti set-up: per fare un esempio settimana scorsa su quattro macchine abbiamo realizzato 22 commesse diverse”. Anche la composizione stessa del parco macchine rispecchia le strategie scelta di dotarsi di 14 centri di lavoro orizzontali per garantire flessibilità e rapidità nelle consegne o al recente investimento in un importante centro di lavoro a 5 assi fornito da Overmach che consentirà a Ellena di incrementare la propria capacità lavorativa in termine di dimensione pezzo. La grande varietà di pezzi lavorati impone inoltre una gestione del processo produttivo estremamente rigorosa. “Gestiamo l’azienda secondo i principi del Lean Manufacturing – ci conferma Ruggero Gandolfi – cercando di usare il visuale per ridurre l’errore e facilitare la gestione del lavoro. Questo processo è iniziato da un approccio all’officina che l’imprenditore aveva già dato all’azienda poi concretizzato nel Lean e che ci ha permesso di incrementare molto l’efficienza e la qualità del lavoro”. Oggi l’approccio Lean è applicato da tutti gli operatori come confermato dal fatto che le proposte di miglioramento arrivino direttamente da loro che, per questa attività, ottengono premi aggiuntivi. “Pensiamo che le persone facciano la differenza – ci spiega Emanuela Ellena – e per questo vanno stimolate e premiate nel loro progredire”. 

I benefici del Cam
Il processo evolutivo che ha trasformato Ellena ha coinvolto negli ultimi anni anche il processo di programmazione delle macchine utensili con l’introduzione di Edgecam, il software Cam distribuito in Italia da Procam. “Nel 2013 – ci spiega Davide Di Fazio, responsabile ufficio tecnico dell’azienda di Brandizzo – abbiamo deciso di dotarci di un software Cad/Cam per programmare inizialmente solo alcune lavorazioni complesse su alcuni torni che lavorano anche con asse B. In particolare, si trattava di componenti per il settore aeronautico con forme complesse. Dopo alcuni indagini sul mercato, abbiamo scelto Edgecam e progressivamente abbiamo cominciato ad utilizzarlo non solo per le lavorazioni complesse, ma su tutti i programmi di tornitura. Infatti, abbiamo notato che anche programmazioni semplici utilizzando Edgecam diventano decisamente più rapide e più sicure piuttosto che ricavare i vari punti del percorso utensile in maniera manuale. L’affidabilità rappresenta un plus importante ottenuto con Edgecam”. “Il programma fatto a mano – sottolinea Di Fazio – può a volte includere accorgimenti particolari ma è più rischioso di uno realizzato tramite Cam, basta una disattenzione o una virgola al posto sbagliato e si rischia di fare un grosso danno. Meglio quindi un programma meno “performante”, ma più sicuro e affidabile. In particolare sulle lavorazioni a 5 assi l’utilizzo del Cam è praticamente indispensabile. La funzione di simulazione grafica dell’intera macchina integrata in Edgecam ti dà una sicurezza in più”. Per Ellena l’implementazione di un Cam ha significato una progressiva trasformazione del processo di lavoro. “Prima partivamo dal disegno per scrivere il programma. Oggi quando riceviamo una commessa “su carta” da un cliente realizziamo, se non ci viene già fornito, un modello 3d indipendentemente dalla complessità e da lì partiamo per la programmazione tramite Edgecam. Non è stato facile dopo tanti anni di programmazione manuale convincersi che quella assistita tramite Cam sia meglio però, a fronte di numerosi benefici riscontrati, l’evoluzione è stata abbracciata da tutti”. 

Non solo truciolo
Proprio per attuare sempre di più la propria strategia, cioè l’incremento del valore aggiunto fornito ai clienti, Ellena ha completato nel 2015 un’estensione di stabilimento da 1000 m2 destinata al montaggio. “Si tratta di uno spazio climatizzato – spiega Gandolfi – dotato di isole di montaggio e di due cabine di test pneumatici e idraulici fino a 2.000 bar. Sempre nell’ottica di proporci come realtà in grado di gestire processi molto complessi abbiamo anche installato una camera bianca ISO 7, alta 6 metri dove realizzare i montaggi meccanici fino ad un peso di 2 ton che richiedono un bassissimo livello di contaminazione a cui abbiamo abbinato una lavatrice ad ultrasuoni a 4 stazioni”. Ma Ellena non sembra intenzionata a fermarsi qui come dimostra la scelta di partecipare come partner al primo Master in Additive Manufacturing promosso dal Politecnico di Torino. “Da febbraio – conclude l’operation manager di Ellena – abbiamo accolto con la formula dell’alto apprendistato un giovane ingegnere che si dedicherà proprio a studiare le opportunità offerte da questa nuova tecnologia”.