Innovazione e formazione: sfide strategiche

Il nostro paese nel 2023 si è distinto a livello brevettuale, superando per la prima volta i 5.000 brevetti in un anno. Con questo salto l’Italia raggiunge l’11 posto nella classifica mondiale.

Il trend positivo non è solo di quest’anno ma si riscontra ormai da alcuni anni; infatti, le domande di brevetto in Italia sono cresciute ben del 38% rispetto a un decennio fa. Se poi dovessimo considerare alcuni grandi gruppi italiani con sede all’estero il dato sarebbe ancora più elevato.

In generale è il settore manifatturiero italiano, tra i quali anche quello meccanico, che propone il maggior numero di brevetti a testimonianza del ruolo strategico del nostro paese in molti comparti manifatturieri.

Anche sull’adesione al brevetto unitario che copre 17 paesi dell’Unione Europea, l’Italia ha raggiunto il 29% contro una media europea di poco superiore al 26%. Fenomeno che ha coinvolto non solo le grandi, ma anche le piccole e medie imprese.
Questa tendenza verso l’innovazione è un fenomeno decisamente positivo che testimonia la vivacità delle imprese, anche quelle piccole, del nostro paese.

Fenomeno che deve essere accompagnato da una formazione adeguata ai tempi che possa creare figure professionali adatte alle esigenze delle imprese di oggi che competono non solo a livello nazionale, ma anche a livello europeo e mondiale.

E’ quindi necessario un dialogo costante e continuo tra scuola e impresa. Un esempio positivo sono ad esempio gli ITS, anche se ancora pochi nel paese, che preparano, anche insieme a docenti provenienti dalle imprese, figure professionali intermedie tra gli istituti tecnici e professionali e l’università.

Molto sta facendo anche l’università e i politecnici in particolare con corsi specifici su nuove tecnologie, corsi in inglese, laboratori, rapporti con le imprese e con le università in Europa e nel mondo.

Innovazione e formazione due sfide importanti per il futuro del nostro paese e delle nuove generazioni, sfida che non possiamo perdere se vogliamo continuare ad essere tra i più importanti paesi industrializzati del mondo.