Economia

Prima Industrie, Giovanni Negri nominato nuovo amministratore delegato

Nell’implementazione della nuova governance societaria.

Il Consiglio di Amministrazione di Prima Industrie S.p.A., società ai vertici nel settore ad alta tecnologia dei sistemi laser e di lavorazione della lamiera e dei componenti elettronici per applicazioni industriali, si è riunito in data odierna per finalizzare le deliberazioni relative alla nuova struttura di governance della società annunciata lo scorso 7 dicembre, a valle del cambio di controllo intervenuto per l’OPA (Offerta Pubblica di Acquisto) dei fondi Alpha e Peninsula a 25 euro finalizzata al delisting.

In particolare il Consiglio ha preso atto della rinuncia alle deleghe da parte di Ezio Giovanni Basso (fino a ieri amministratore delegato), che peraltro continuerà a cooperare con la società affiancando il nuovo amministratore delegato al fine di un ordinato passaggio di consegne, e ha nominato Giovanni Negri quale nuovo amministratore delegato attribuendogli ampi poteri gestionali. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre attribuito al presidente Gianfranco Carbonato deleghe operative (in sostituzione dei poteri esistenti): egli mantiene pertanto il ruolo di presidente esecutivo. Infine il Consiglio ha preso atto della rinuncia alle deleghe da parte del vicepresidente Domenico Peiretti, che assume pertanto il ruolo di vicepresidente non esecutivo pur mantenendo deleghe esecutive, riviste e integrate rispetto a quelle attuali, in altre società del gruppo.

Si precisa che Basso, in ragione della rinuncia ai suoi poteri e del suo impegno nella società finalizzato al passaggio delle consegne, manterrà il compenso fisso sino alla naturale scadenza della carica e, in coerenza con quanto previsto dalla politica sulla remunerazione, manterrà la componente variabile riferita all’anno 2022 e, in funzione del periodo di carica, anche l’eventuale attribuzione dell’incentivo azionario a medio lungo termine, valorizzato monetariamente in funzione del prezzo di offerta. Peiretti manterrà soltanto i compensi relativi al ruolo di amministratore non esecutivo, fermo il compenso variabile riferito al 2022 e i compensi percepiti per i suoi ruoli esecutivi nell’ambito delle società controllate.