Il responsabile commerciale Stefano Reati racconta come cambia la produzione meccanica per l’azienda e il mercato italiano tra 2025 e 2026.
Il 2025 è stato un anno complesso per l’industria meccanica e per il comparto delle macchine utensili. Le tensioni internazionali, l’incertezza geopolitica, il rallentamento degli investimenti e la prolungata fase di difficoltà dell’automotive hanno inciso in modo significativo sulle scelte delle aziende, rendendo sempre più difficile pianificare con precisione e mantenere traiettorie di crescita costanti. In questo contesto non facile, molte imprese hanno adottato un atteggiamento attendista, rinviando investimenti e decisioni strategiche.
Accanto a questo quadro generale, però, si sono distinte realtà capaci di leggere il mercato in modo più articolato, di intercettare settori ancora dinamici e di valorizzare la flessibilità produttiva come leva competitiva. Synergon rientra tra queste. Grazie a un portafoglio tecnologico che comprende i torni Index, le soluzioni per l’AM (Additive Manufacturing) metallico One Click Metal e AddUp e le presse Hatebur e Carlo Salvi, e a un modello di servizio costruito nel tempo, l’azienda ha chiuso il 2025 con risultati solidi e guarda al 2026 con un cauto ma concreto ottimismo.
Ne abbiamo parlato con Stefano Reati, Responsabile Commerciale di Synergon, che ripercorre l’andamento dell’ultimo anno e delinea le prospettive per il prossimo futuro.

Com’è stato il 2025 di Synergon? Avete raggiunto gli obiettivi che vi eravate prefissati?
Il 2025 si è chiuso in linea con gli obiettivi che ci eravamo dati, il che non era affatto scontato. Negli ultimi anni il nostro settore vive una fase di forte discontinuità, che rende sempre più difficile definire target realmente significativi e raggiungibili. Il contesto internazionale, il rallentamento di mercati storici e una generale prudenza negli investimenti hanno imposto grande attenzione nelle scelte.
In questo scenario siamo riusciti non solo a consolidare i rapporti con molti clienti storici, ma anche ad acquisirne di nuovi, che hanno aperto prospettive molto interessanti. Synergon è distributore esclusivo per l’Italia di soluzioni che si rivolgono a tutti i segmenti dell’industria metalmeccanica: l’automotive, oggi in una fase di stasi, è ancora rilevante, ma numerosi altri segmenti sono attivi e in crescita.
Il nostro bacino di utenza è composto sia da produttori, che utilizzano le macchine per realizzare componenti destinati ai propri prodotti o alla vendita diretta, sia da contoterzisti, che producono per conto di altre aziende. Queste due tipologie di clienti reagiscono in modo diverso alle fasi congiunturali. I produttori, soprattutto quelli attivi nei segmenti in espansione, hanno fabbisogni meno legati all’andamento immediato del mercato e continuano a investire per mantenere competitività. I contoterzisti, invece, svolgono spesso un ruolo di cuscinetto: quando il lavoro aumenta lo assorbono, quando cala riducono l’attività. Servendo entrambe queste categorie, e potendo contare su macchine molto versatili, siamo riusciti a mantenere un buon equilibrio e a chiudere il 2025 con risultati positivi.

Prevedete di presentare nuove soluzioni alle aziende italiane nel 2026?
Certamente: il 2026 sarà un anno importante dal punto di vista delle novità tecnologiche. Index presenterà un nuovo modello di tornio a più mandrini con fantina mobile, una configurazione che rappresenta una novità significativa.
L’abbinamento di più mandrini controllati in ambiente CNC con un sistema di supporto come la fantina mobile apre nuovi spazi applicativi, perché consente di unire la produttività e la lavorazione simultanea tipiche delle macchine plurimandrino con la capacità di sostenere e lavorare con precisione pezzi lunghi o complessi, ampliando così il campo delle lavorazioni possibili.
Il progetto sarà già in una fase avanzata nella prima parte dell’anno e verrà presentato in occasione della tradizionale Open House Index presso la sede di Stoccarda, un appuntamento in cui l’azienda è solita mostrare soluzioni nuove, ma che hanno già superato la fase di collaudo e sono pronte per la prova del mercato.
Anche sul fronte dell’additive manufacturing sono previste novità. One Click Metal introdurrà una nuova macchina che non va a sostituire quelle già presenti in gamma, ma si affianca ad esse. Le dimensioni massime dei pezzi realizzabili restano analoghe, mentre migliorano in modo sensibile la velocità e l’accuratezza, grazie all’impiego di un laser più potente ed altri accorgimenti che rendono questo prodotto ancor più produttivo. È una soluzione pensata per aziende che richiedono prestazioni più elevate e una produttività superiore, pur operando su componenti di dimensioni relativamente contenute. Continueremo inoltre a proporre le soluzioni AddUp, rivolte a realtà che necessitano di produrre componenti di dimensioni maggiori e con requisiti qualitativi estremamente stringenti, come le grandi aziende dell’aerospace.

Da quali famiglie di prodotti vi aspettate le maggiori soddisfazioni?
I plurimandrino CNC restano il cuore della nostra offerta. Index è stata pioniera in questo ambito già nel 1986, molto prima di altri costruttori. In origine ci confrontavamo con aziende che avevano torni plurimandrino a camme oppure torni CNC mono o bimandrino. La nostra attività divulgativa è stata fondamentale per spiegare che il plurimandrino CNC consente di mettere insieme i vantaggi di entrambe le tecnologie: la produttività dei plurimandrino tradizionali e la flessibilità, la precisione e la programmabilità dei CNC.
Con il tempo i clienti si sono convinti e oggi ne apprezzano pienamente le potenzialità. Non a caso queste macchine rappresentano oltre il 50% del nostro fatturato. In origine il loro principale mercato di riferimento è stato l’automotive, ma il rallentamento di questo settore non ha frenato l’espansione dei plurimandrino CNC in quanto nel corso degli anni il loro impiego si è esteso progressivamente ad altri comparti. Oggi vengono scelti da tutte le aziende che cercano macchine versatili, capaci di garantire prestazioni eccellenti e, quando necessario, livelli di produttività molto elevati, senza essere vincolate a un singolo settore applicativo.
Anche l’additive manufacturing è destinato a darci soddisfazioni crescenti. Per Synergon si tratta di un segmento relativamente nuovo rispetto ai torni, ma proprio per questo presenta un potenziale di crescita ancora molto elevato. L’interesse dei clienti è in aumento e le applicazioni continuano ad ampliarsi.

Quali sono i settori che si prospettano più dinamici nel 2026?
Alcuni settori mostrano segnali chiaramente positivi, come aerospace, difesa ed elettromedicale, che continuano a investire in tecnologie avanzate e a richiedere componenti di elevata qualità. Un altro segmento interessante è il mondo dei droni, un ambito in forte crescita che ha portato a un aumento della domanda di componenti meccanici ad alto valore aggiunto.
Detto questo, gran parte delle informazioni sul mercato di cui disponiamo ci provengono dai contoterzisti, che per definizione servono mercati molto diversi e rendono difficile individuare un singolo settore trainante. Va anche considerato che molti clienti storici Synergon acquistano i torni Index conoscendone già a fondo le potenzialità e non sempre sentono la necessità di descriverci nel dettaglio le applicazioni finali. La nostra conoscenza dei mercati di sbocco è quindi mediata, ma l’andamento del fatturato dimostra che i clienti trovano sbocchi concreti e redditizi per i prodotti realizzati con le nostre macchine, sia tradizionali sia additive.
Anche settori maturi stanno mostrando dinamiche interessanti, grazie alla domanda di sostituzione e rinnovo del parco macchine, sostenuta anche dagli incentivi statali che hanno favorito l’adozione di soluzioni più innovative, versatili e performanti.
Quali segmenti potrebbero dimostrarsi più ricettivi verso le vostre nuove proposte?
Oltre ai settori già citati, i contoterzisti continueranno a svolgere un ruolo centrale, proprio grazie alla loro capacità di diversificare la produzione e di rivolgersi a mercati più dinamici rispetto a quelli oggi in difficoltà, come l’automotive. La versatilità delle macchine Index consente loro di adattarsi rapidamente e di intercettare nuove opportunità.
Nell’additive manufacturing abbiamo registrato sviluppi inattesi. Non ci aspettavamo, ad esempio, un interesse così marcato da parte dell’alta moda e del tessile, ma la possibilità di produrre piccoli lotti di accessori esclusivi, come bottoni e fibbie, si è rivelata perfettamente in linea con le esigenze di questi segmenti, dove creatività e unicità sono fondamentali. Crescono inoltre i service e i subfornitori specializzati in additive manufacturing, che a loro volta lavorano per settori in espansione, dalla ricambistica per auto, moto e macchinari d’epoca fino alle aziende che si occupano di manutenzione.
Quali occasioni di incontro con i clienti sono previste per il prossimo anno?
Nel 2026 saremo presenti alle fiere MecSpe, che si svolgono a Bologna nel mese di marzo. Parteciperemo poi all’Open House Index a Stoccarda, accompagnando un gruppo selezionato di clienti a vedere in anteprima le novità tecnologiche presentate dall’azienda.
In autunno è prevista la partecipazione alla BI-MU, la principale fiera italiana dedicata all’industria manifatturiera, con due stand distinti: uno dedicato ai torni e uno all’additive manufacturing nell’area tematica specifica. Le nostre soluzioni AM saranno inoltre visibili in fiere verticali attraverso gli stand di aziende partner, come Vicenzaoro e MIDO2026 a Milano, un contesto in cui la produzione di piccoli lotti tramite additive manufacturing è particolarmente apprezzata.
Sono previste novità in termini di servizi o formazione?
Il servizio resta uno dei pilastri di Synergon. È lo strumento con cui consolidiamo il rapporto con i clienti storici e fidelizziamo quelli acquisiti più recentemente, oltre a essere un elemento che da sempre ci differenzia rispetto ad altri distributori. L’importanza attribuita a questo aspetto è dimostrata dagli investimenti continui: a dicembre abbiamo inserito un nuovo tecnico che, dopo un lungo percorso di formazione, andrà a rafforzare un team chiamato a seguire un parco installato in costante crescita.
Formare un tecnico in grado di intervenire su macchine così complesse richiede anni, ma il turnover del personale in Synergon è prossimo allo zero. Questo ci consente di investire in formazione con la certezza di poter capitalizzare nel tempo competenze ed esperienza. Continueremo inoltre ad operare anche tramite il teleservice: grazie a linee dedicate e codici di sicurezza univoci, i nostri tecnici possono collegarsi da remoto al PLC delle macchine per installare o disinstallare software, abilitare o disabilitare funzioni e ottimizzare le prestazioni. Per ragioni di sicurezza l’azionamento della macchina resta sempre demandato agli operatori presenti in loco, ma il supporto remoto rappresenta un valore aggiunto concreto per i clienti.
Dal 1985 Synergon è al servizio delle migliori aziende manifatturiere d’Italia come distributore esclusivo di macchinari d’eccellenza: dai torni Index e Traub alle presse Hatebur e Carlo Salvi, fino alle soluzioni per l’Additive Manufacturing One Click Metal e AddUp. Con una rete di professionisti esperti e competenti, fornisce su tutto il territorio nazionale un servizio di assistenza pre e post vendita impeccabile, dedicando tutto il tempo che occorre alla formazione per mettere i clienti in grado di sfruttare appieno la potenzialità dei macchinari proposti.

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