Economia

Phygital, 5 priorità per coglierne tutto il valore

Il racconto direttamente da Luigi Borrelli (nella foto in alto), responsabile Phygital di Minsait in Italia.

La rivoluzione Phygital sta impattando tutti i settori dell’economia italiana, dall’energia ai trasporti, dall’industria al Retail e alla PA (Pubblica Amministrazione). In tutti questi settori, siamo di fronte a una nuova disruption tecnologica e culturale trainata dalla convergenza di tre fattori: l’abbattimento delle barriere tra IT (Information Technology) e OT (Operational Technology); la crescita esponenziale della connettività e dell’analisi dei dati attraverso l’intelligenza artificiale; e la trasformazione delle catene del valore con un peso crescente della sostenibilità.

I benefici che le nostre aziende e istituzioni possono trarre dallo sfruttare appieno l’integrazione tra il mondo fisico e quello digitale sono enormi: da una maggiore penetrazione delle energie rinnovabili al miglioramento dell’efficienza e della redditività dei beni industriali, dall’ottimizzazione del riciclaggio dei rifiuti al miglioramento dei servizi pubblici.

Per cogliere appieno il valore di questa rivoluzione, ci sono 5 aree prioritarie in cui le aziende e le istituzioni devono concentrare i loro investimenti: la gestione delle infrastrutture e degli asset; la produzione e la logistica, lo sviluppo delle città e dei territori, la sostenibilità e la customer experience. L’introduzione delle tecnologie digitali nella gestione del mondo fisico rende possibile, in primis, l’implementazione di sistemi avanzati di controllo e monitoraggio in tempo reale finalizzati al funzionamento efficiente delle infrastrutture critiche e alla gestione degli asset per ridurre gli incidenti e aumentare la loro vita utile.

Inoltre, le tecnologie Phygital contribuiscono alla localizzazione e tracciabilità per migliorare l’efficienza della produzione e delle catene di approvvigionamento, così come la sicurezza delle persone. A questo si aggiungono soluzioni di gestione energetica e di miglioramento del ciclo dell’acqua per ridurre l’impatto delle operation sull’ambiente.

Il Phygital è anche destinato a rivoluzionare la gestione delle città e dei territori, consentendo una visione integrata e intelligente con un triplice approccio: la sostenibilità ambientale (attraverso progetti per migliorare la biodiversità, l’economia circolare, la qualità dell’aria, la gestione dell’energia e dell’acqua, tra gli altri); lo sviluppo economico (attraverso lo smart tourism e lo smart agriculture, tra gli altri settori); e lo sviluppo sociale (con contributi ai sistemi sanitari, all’istruzione, all’assistenza, all’occupazione e così via).

Infine, tra gli ambiti in cui il Phygital sta avendo un maggior impatto c’è la customer experience, dove il connubio delle tecnologie di sensoristica; di raccolta e analisi dei dati; e di CRM possono aiutare le organizzazioni ad integrare ambienti fisici, mobili e web per offrire ai clienti un’esperienza unica e coerente.

La rivoluzione Phygital della customer experience risponde a un cambiamento radicale nelle abitudini di consumo degli italiani, che si è accelerato durante la pandemia. Secondo i dati di BVA Doxa, 3 italiani su 4 hanno effettuato acquisti in modalità Phygital nell’ultimo anno, puntando sopra tutto sull’abbigliamento, i dispositivi elettronici e i prodotti beauty. Come in altri settori, anche qui la risposta è offrire un’esperienza integrata, combinando la facilità e l’agilità del canale digitale con l’assistenza personalizzata e vicina del contatto umano. La risposta è il Phygital.