Economia

Rollon si espande con due nuove filiali in Cina e India

Insieme alle sedi estere a Bangalore e a Shanghai, annuncia anche l’apertura del Rep. Office a Mosca in Russia e di un Regional Office a San Paolo in Brasile

Rollon ha annunciato l’apertura di due nuove filiali: a Shanghai in Cina e a Bangalore in India. Le nuove sedi estere si aggiungono al recente Rep. Office di Mosca in Russia e al Regional Office di San Paolo in Brasile, rafforzando la presenza del Gruppo a livello globale.
L’avviamento delle nuove filiali mira a un presidio diretto del territorio da cui guidare l’espansione del Gruppo nelle rispettive aree. Per la loro gestione Rollon ha nominato country manager locali, con la convinzione che per imporsi in modo efficace serva conoscere la specificità dei singoli mercati ma anche la lingua e la cultura dei diversi Paesi.
Le nuove aperture consolidano il percorso di internazionalizzazione dell’azienda, con filiali già attive e di successo in Europa (Germania e Francia) e negli USA, e confermano il trend di crescita del Gruppo: Rollon, infatti, archivia il 2013 con un fatturato di 54,8 mln (in crescita rispetto ai 53,6 mln di euro del 2012 e ai 27,7 mln di euro realizzati nell’anno più duro della crisi, il 2009), generato per l’85% dall’estero e il 15% dal mercato italiano. In aumento anche le assunzioni di personale, con 18 dipendenti under 35 assunti negli ultimi tre anni per un totale nel mondo di circa 300 dipendenti.
«Nei BRIC intravediamo grandi opportunità di crescita. – afferma Eraldo Bianchessi, CEO del Gruppo Rollon –  Le nuove filiali permetteranno una più rapida fornitura del mercato e un servizio di consulenza ancora più efficiente. I Paesi emergenti rappresentano, quindi, il nostro obiettivo primario per i prossimi 5 anni. La Cina in particolare ha operato un’inversione di rotta, puntando sempre più sulla qualità e su soluzioni avanzate per il mercato interno. Una condizione ideale per l’offerta di Rollon, che ha come punto di forza proprio l’individuazione di soluzioni personalizzate per poter competere con le multinazionali del settore».