Economia

SBTi approva gli obiettivi zero emissioni GHG di SKF

SKF ha ricevuto l’approvazione dei suoi obiettivi relativi alla riduzione delle emissioni GHG - Scope 1, 2, 3 dalla SBTi (Science Based Target initiative). 

SBTi (Science Based Target initiative) ha verificato l’obiettivo zero emissioni GHG di SKF per il 2050 e ha approvato gli obiettivi, basati su principi scientifici, per la riduzione delle emissioni a breve e lungo termine del Gruppo svedese.

L’approvazione di SBTi – l’ente globale che consente ad aziende e istituzioni finanziarie di stabilire target per la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra in linea con i modelli climatici di ultima generazione – conferma che il piano di SKF soddisfa sia i criteri dell’Ente, sia gli obiettivi dell’Accordo di Parigi di fine 2015.

SKF si è impegnata a ridurre le emissioni assolute di gas serra Scope 1 (emissioni dirette dei propri impianti) e Scope 2 (emissioni indirette derivanti dal consumo di energia utilizzata dai propri impianti ma acquistata esternamente) del 95% entro il 2030 rispetto al 2019 come anno di riferimento, e a ridurre le emissioni Scope 3 (altre emissioni indirette) di almeno il 31% entro il 2030.

Inoltre, SKF si è impegnata a raggiungere l’obiettivo zero emissioni di gas serra nella catena di creazione del valore entro il 2050. Ciò comprende l’impegno a mantenere almeno il 95% di riduzione assoluta delle emissioni di gas serra Scope 1 e Scope 2 dal 2030 al 2050 rispetto al 2019 come anno di riferimento. SKF si impegna a ridurre del 90% entro il 2050 (rispetto al 2019 come anno di riferimento) le emissioni assolute di gas serra Scope 3 derivanti da merci e servizi acquistati, da attività associate all’uso di carburanti ed energia, dal trasporto e distribuzione a monte del proprio processo produttivo, dall’utilizzo dei propri prodotti venduti. SKF si impegna, inoltre, a eliminare tutte le emissioni residue dalla sua catena di creazione del valore per raggiungere l’obiettivo zero emissioni entro il 2050.

Magnus Rosén, responsabile dell’area Sustainability di SKF, ha così commentato: «L’approvazione di SBTi è molto importante per SKF e conferma l’affidabilità e la credibilità del nostro impegno in ambito di cambiamenti climatici anche attraverso la struttura creata per il monitoraggio, la reportistica e la verifica delle nostre emissioni. Abbiamo definito un percorso ambizioso per raggiungere il target zero emissioni entro il 2050. I nostri obiettivi si basano sull’analisi dell’intero ciclo di vita dei prodotti. Daremo, quindi, la priorità alle attività che consentono maggiore impatto positivo, evitando compromessi al ribasso». 

Rickard Gustafson (nella foto in basso), CEO di SKF, ha dichiarato: «Gli obiettivi per la sostenibilità basati su principi scientifici sono essenziali per guidare le aziende verso un futuro sostenibile dal punto di vista della profittabilità economica e della sostenibilità ambientale. Stabilendo obiettivi in linea con le ricerche più avanzate possiamo contribuire a contenere i cambiamenti climatici, proteggere le risorse naturali e creare un futuro migliore per tutti. In SKF siamo determinati non solo a contribuire in maniera decisiva a questa transizione, ma vogliamo anche aiutare i nostri clienti nel loro percorso verso la sostenibilità, consentendo così il massimo impatto nei tempi più brevi».  

SBTi è una collaborazione tra CDP (Carbon Disclosure Project), il Global Compact delle Nazioni Unite, il WRI (World Resources Institute) e il WWF (World Wide Fund for Nature). L’invito all’azione di SBTi è uno degli impegni della campagna We Mean Business Coalition. SBTi stabilisce e sostiene le migliori pratiche per la definizione di obiettivi basati su principi scientifici, offre risorse e supporto per ridurre le barriere alla loro realizzazione, valuta e approva in maniera indipendente gli obiettivi delle aziende.