Economia

Studer archivia un 2013 stazionario

L’anno scorso Studer ha mantenuto pressoché invariati i volumi di vendita rispetto al 2012. Il 2014 si presenta in leggera crescita, grazie anche agli investimenti in Europa e nord America.

La crisi finanziaria ed economica europea non si è conclusa nel 2013. I dati di Studer hanno evidenziato che ordini e il fatturato si sono mantenuti all’incirca al livello dell’anno precedente e, dunque, la crescita pronosticata non si è verificata. Ciononostante l’azienda è soddisfatta dei risultati complessivi.
Studer prevede che nel 2014 la propensione agli investimenti migliorerà, in particolare in Europa e Asia.
«In questi mercati c’è una grande quantità di progetti, ma ancora non si è mosso molto. Si assiste a una vera stasi degli investimenti» spiega l’amministratore delegato Fred Gaegauf.
Per l’anno in corso Studer prevede pertanto un modesto aumento degli ordini e un volume d’affari paragonabile a quello del 2012/2013.
In generale, si può affermare che la ditta Studer gode di buona salute e che anche le previsioni per il futuro sono positive.
La distribuzione geografica degli ordini per le macchine evidenzia da dicembre un miglioramento della situazione in Germania. I paesi dell’Europa meridionale mostrano segnali di ripresa.
L’Europa dell’est cresce a ritmo costante e anche i paesi del nord europeo appaiono più attivi.
L’Asia (e in particolare la Cina) dovrebbe avere toccato il livello minimo per quanto riguarda gli investimenti.
Il Nord America resterà prevedibilmente un mercato molto forte. Qui Studer potrebbe addirittura battere il record di ordinativi registrato nel 2012.