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Tecnodom, fare impresa è una missione

In 15 anni Tecnodom ha installato 7 pannellatrici Multibend Center prodotte da RAS e distribuite in Italia da Alpemac.

di Davide Davò

La tecnologia che le equipaggia rende queste macchine performanti, versatili e di semplice utilizzo. Un mix di fattori che hanno permesso a Tecnodom di industrializzare la propria produzione. Quando si varca la soglia di un reparto produttivo si ha subito un quadro molto chiaro di quella che è la mentalità dell’azienda che si sta visitando. Macchine utensili tecnologicamente avanzate, sistemi di automazione efficienti e più in generale un flusso produttivo ben organizzato e automatizzato per evitare il più possibile che gli operatori siano costretti a svolgere compiti fisicamente gravosi o ripetitivi sono un biglietto da visita eccellente, poiché dimostrano che la realtà produttiva in questione è fortemente orientata all’eliminazione delle inefficienze.

In questi casi, dietro un reparto produttivo dove ogni ingranaggio gira in perfetta sincronia con gli altri, c’è sempre la forte volontà di fare impresa da parte di chi ha in mano le redini dell’azienda. Ne è un esempio Domiziano Giacon, titolare di Tecnodom, produttore di frigoriferi e forni per il settore della ristorazione, per cui creare prodotti sempre innovativi sfruttando nel migliore dei modi le più evolute tecnologie presenti sul mercato è una vera e propria missione.

Una crescita costante

«Fin da ragazzo ho sempre sentito il bisogno di trasformare le mie idee in qualcosa di concreto, e in quarant’anni di attività non ho mai smesso di farlo», esordisce Giacon. «Ho iniziato nel garage di casa, come in molti facevano all’epoca, con un piccolo compressore e un trapano a colonna. Nel tempo ho sempre reinvestito i miei guadagni nell’acquisto di tecnologie di produzione più performanti per essere maggiormente produttivo mantenendo elevata la qualità, e questa è tuttora la mia filosofia».

Grazie a questo approccio, l’attività ha continuato a crescere e oggi nello stabilimento di Vigodarzere (PD), che si estende su una superficie di 80 mila mq nei quali operano circa 330 dipendenti, viene prodotta una gamma di soluzioni di alto livello, completa e in continua espansione, destinata ai ristoratori di tutto il mondo che possono scegliere tra armadi frigoriferi verticali od orizzontali, tavoli pizza, arredamento neutro e sistemi di cottura, senza dimenticare la più recente innovazione pensata proprio per affrontare l’emergenza CoViD-19: il Dom Triage Box.

«Quando ha iniziato a diffondersi questa epidemia, mi sono chiesto in che modo le nostre competenze potessero essere messe a disposizione dei medici che sono in prima linea nella lotta contro il virus», prosegue Giacon. «Così, insieme ai nostri tecnici, abbiamo trasformato una cella frigorifera in una piccola struttura chiamata Dom Triage Box, che permette a medici e pazienti di eseguire i dovuti controlli in totale sicurezza per entrambe le parti». Nello sviluppo del nuovo prodotto è racchiusa l’essenza di Tecnodom: una realtà che guarda sempre avanti, puntando alla risoluzione di problemi con tecnologie evolute e soprattutto reagendo alle situazioni in modo estremamente rapido. Un approccio e una flessibilità mentale che nascono da Domiziano e si estendono a tutto il personale dell’azienda, del quale fanno parte anche la moglie Patricia, impegnata nel marketing estero, e i figli Jonathan, affiancato a Domiziano nella produzione e nello sviluppo di innovazioni, Kevin, che segue la madre nell’attività commerciale/marketing e Steven, che opera nel reparto produttivo.

Obiettivo di Tecnodom: industrializzare

La forte vocazione alla ricerca delle tecnologie più evolute emerge chiaramente dalle parole del fondatore di Tecnodom, ma è altrettanto evidente quando si varca la soglia del reparto produttivo nel quale sono presenti tutte le tipologie di impianti necessari alla lavorazione dei vari prodotti. «Credo fermamente nel Made in Italy, e sono convinto che il successo nel mercato dipenda dalla capacità di una società di portare a termine al proprio interno il maggior numero possibile di fasi del processo produttivo», afferma Giacon. «Seguendo questo approccio, abbiamo installato nei nostri capannoni tutte le tecnologie che ci permettono di passare dal coil al prodotto imballato e pronto per la spedizione. Dalle punzonatrici al taglio laser, dalle piegatrici alle pannellatrici, dalle macchine per la lavorazione del tubo alle levigatrici, tutto è sotto il nostro diretto controllo per una qualità del prodotto più elevata, un controllo totale del processo e una maggior reattività non essendo legati alla fornitura di materiale da parte di aziende esterne. Possiamo vantare una linea di produzione che è stata fortemente industrializzata anche grazie all’introduzione delle pannellatrici Multibend Center di RAS».

Il primo contatto tra Tecnodom e Alpemac, a cui RAS ha affidato la diffusione delle proprie soluzioni sul territorio italiano, è avvenuto nel 2004, quando la realtà veneta aveva intuito che per rispondere all’ingresso sul mercato interno di prodotti a basso costo era necessario apportare un importante cambiamento al modo di produrre, abbandonando tecnologie che prevedevano l’impiego di molte ore uomo a favore di soluzioni automatizzate in grado di alleggerire il carico di lavoro degli operatori e ridurre le inefficienze produttive.

Molteplici vantaggi

«Agli inizi degli anni Duemila piegavamo tutte le lamiere con le pressepiegatrici, ma considerando le dimensioni dei pannelli lavorati e la quantità di prodotti realizzati ci siamo subito resi conto che dovevamo cambiare sistema di produzione, sia per salvaguardare la salute degli operatori sia per migliorare l’efficienza del processo», racconta Giacon. «Dopo avere valutato diverse opzioni abbiamo deciso di affidarci alle pannellatrici RAS per una serie di motivi tecnici e non solo. Il requisito principale, senza il quale non avremmo nemmeno avviato le trattative, era la qualità della lavorazione, dal momento che i nostri prodotti hanno un importante impatto anche a livello estetico. In quest’ottica la tecnologia a bandiera che caratterizza le Multibend Center risponde alle nostre necessità poiché piega la lamiera accompagnandola, evitando strisciamenti e quindi difetti superficiali. Inoltre ci serviva una soluzione fortemente automatizzata, capace di muovere in autonomia anche i pannelli usati per le porte dei frigoriferi, che hanno dimensioni importanti. I vari sistemi che equipaggiano le pannellatrici fornite da Alpemac hanno un elevato livello di automazione, e l’operatore manipola la lamiera solo nelle fasi di carico e scarico».

Con l’introduzione della prima Multibend Center, Tecnodom è riuscita ad abbattere i tempi di produzione in modo consistente. Un dato su tutti lo dimostra: le porte dei frigoriferi che in precedenza richiedevano circa 4 minuti per essere prodotte ora hanno un tempo ciclo di circa 30 secondi. Un notevole incremento di produttività, che moltiplicato per le 7 pannellatrici attualmente installate permette alla realtà padovana di realizzare oltre un migliaio di prodotti al mese.

Automazione spinta

«Le nostre macchine sono operative mediamente per 20 ore al giorno», precisa Giacon. «Le Multibend Center sono molto affidabili e assicurano un’elevata ripetibilità della qualità. Inoltre sono molto versatili, poiché realizzano parti che daranno poi vita all’ampia varietà di prodotti presenti nel nostro catalogo. Tali risultati di efficienza produttiva e continuità di funzionamento sono frutto di una meccanica ottimizzata, dove ogni elemento non necessario è stato eliminato, e di una semplicità di utilizzo davvero sorprendente. Queste macchine hanno un contenuto tecnologico importante, ma riuscire a sfruttarle bene è davvero facile. Sono pensate per garantire ottimi risultati anche quando vengono gestite da operatori meno esperti. Si tratta di un aspetto fondamentale, per noi, perché in questo modo abbiamo la certezza di essere sempre produttivi e di non essere legati alla presenza in officina di un tecnico specializzato».

Tutto è dunque pensato nell’ottica di assicurare la massima produttività, e in questa direzione si allinea l’acquisto dell’ultimo modello di Multibend Center, installato sul finire del 2019 e configurato con il massimo livello di automazione disponibile. Si parla di una pannellatrice completa di carico e scarico automatico e sistema di ribaltamento lamiera. Grazie alle diverse zone di carico e scarico disponibili può operare in non presidiato per lunghi periodi e l’operatore di fatto non tocca mai la lamiera, concentrandosi così sul controllo dei pezzi.

«La soddisfazione dal punto di vista tecnico va di pari passo con l’ottimo rapporto che si è creato con tutto il personale Alpemac dedicato al servizio di assistenza, sempre pronto a rispondere alle nostre esigenze», conclude Giacon. «Una partnership che in tempi recenti ci ha spinto a installare nel nostro stabilimento anche una levigatrice Timesaver, che Alpemac distribuisce in Italia, e che in un breve periodo si è già dimostrata vincente sia sotto l’aspetto della qualità sia per l’ulteriore incremento di produttività che ci ha garantito».

Tecnodom, fare impresa è una missione