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Walter Italia, la fresatura al tempo del 4.0

La produttività si ottiene anche con nuovi metodi e processi. Lo dimostra Walter mettendo al centro di un evento la fresatura dinamica e le strategie innovative per la sgrossatura e la finitura di acciaio inossidabile e superleghe.

«Ci presentiamo al mercato non più semplicemente come costruttori di utensili, ma come partner di processo». Alessandro Natali, direttore generale di Walter Italia, sintetizza così il concetto alla base della collaborazione della sua azienda con Mazak e Open Mind e al centro dell’evento dedicato a strategie innovative per la sgrossatura e la finitura di acciaio inossidabile e superleghe organizzato presso la propria sede di Cadorago (CO).

«Lo scopo – spiega Natali – è associare una macchina a un programma e a un utensile per assicurare alle aziende clienti un beneficio. Si stanno affacciando sul mercato nuove soluzioni che consentono riduzioni dei tempi di lavorazione, quella da noi proposta è una delle ultime novità: una fresa a botte che, attraverso una tecnica particolare di lavorazione, permette di ridurre drasticamente tali tempi. Per quanto concettualmente la nostra soluzione possa essere applicata a diverse lavorazioni meccaniche a prescindere dal settore merceologico, le sue caratteristiche rispondono a un’esigenza concreta del mercato, la difficile lavorabilità di materiali particolari come gli acciai inossidabili, le superleghe e il titanio. Non solo, stiamo spostando il focus dalla semplice applicazione dell’utensile alla digitalizzazione: non è un caso che Walter a febbraio 2017 abbia acquistato una società proprio per lo sviluppo di questi processi. Ciò va nella direzione dell’Industria 4.0, di digitalizzare i processi mettendo a disposizione dell’utilizzatore una serie di dati che gli consenta di avere sotto controllo il processo delle macchine».

Perché è così importante parlare di Dynamic Milling

«Come facciamo a essere più competitivi rispetto a un’azienda concorrente che realizza lo stesso pezzo?» è la domanda che Philip Fam di Walter Italia ha rivolto ai partecipanti all’evento, spingendoli a riflettere sull’impatto che può avere in termini di efficienza e competitività innovare la strategia con cui si affrontano i processi produttivi.

«Essere più efficienti nel produrre vuole dire ridurre i costi che influenzano il prodotto – ha spiegato Fam – Fra questi il costo dell’utensile pesa solo per il 3-4% sul totale. È quindi evidente che bisogna cercare di agire non tanto sul solo utensile, dove un incremento di produttività avrebbe impatto limitato sul totale, ma piuttosto cercare il modo di sfruttarlo per influenzare i costi complessivi di produzione».

Il metodo della fresatura dinamica è un ottimo esempio di come sia possibile innovare il proprio processo riducendo tempi di lavorazione, incrementando la vita dell’utensile e il volume di truciolo. «Il concetto alla base della fresatura dinamica – ha sintetizzato Fam – è elaborare un percorso utente che garantisca una sezione del truciolo costante. L’elaborazione di tale percorso richiede l’utilizzo di sistemi CAM specifici che, grazie al dialogo che si crea tra macchina utensile e software, ottengono questo risultato». Anche grazie a percorsi circolari, la cosiddetta “fresatura trocoidale dinamica”, diventa così possibile ottenere grandi vantaggi in termini di profondità di taglio (Ap) con ridotte larghezze di taglio radiali (Ae) e minore sollecitazione termica sull’utensile. I concetti presentati da Fam e dai tecnici di Mazak e di Open Mind si sono concretizzati, insieme a soluzioni per la finitura di superfici complesse con utensili complessi (fresa a botte, per esempio) e per le operazioni di tornitura altamente performanti, nella realizzazione di un componente di difficile lavorabilità (superleghe e acciaio inossidabile austenitici) di fronte ai partecipanti all’evento, dando così prova dei risultati ottenibili dalla sinergia tra gli innovativi utensili Walter Italia, le rivoluzionarie strategie del pacchetto hyperMILL MAXX Machining di Open Mind e la macchina utensile multitasking Mazak Integrex i-200.

Insieme per l’efficienza

«Una dimostrazione concreta di come tre partner possono trovare la soluzione alle problematiche riscontrate in officina». È racchiuso in questa intenzione il senso dell’evento svolto presso Walter Italia per Ivan Verpilio, marketing manager di Yamazaki Mazak Italia. «Abbiamo lavorato insieme alla risoluzione di una serie di problematiche che chi lavora nell’ambito operativo di gestione delle macchine si trova a dovere affrontare tutti i giorni, dal riscaldamento dei materiali allo smaltimento dei trucioli, dall’ottimizzazione della programmazione della macchina alla gestione degli utensili, focalizzandoci in particolare sulla lavorazione di materiali complicati. L’obiettivo è mostrare le conoscenze che insieme siamo in grado di mettere in campo per fornire un servizio completo che non si limita alla sola lavorazione, ma riguarda anche il ricorso a corrette strategie di lavorazione e agli utensili più idonei a effettuare questo tipo di lavoro». La tendenza attuale del mercato italiano, spiega, è verso macchine che consentano più funzioni (tornitura, fresatura, rettifica, saldatura e le altre) oppure che assicurino più lavorazioni in un unico set up. «Mazak Integrex i-200 è la soluzione multitasking che proponiamo con questo concetto: un singolo set up, la presenza a bordo di tutti gli utensili per ridurre il tempo di preparazione e funzioni in chiave Industria 4.0, con monitoraggio e suggerimenti di modifiche di condizione da effettuare per migliorare efficienza e lavorazione e set up con tempi di lavorazione della macchina, in una comunicazione bidirezionale con l’operatore». Sono proprio la propensione all’innovazione e la collaborazione con i partner alla base della nuova soluzione sviluppata da Open Mind per effettuare la finitura.

«Il nostro brevetto riguarda la gestione attraverso un algoritmo del punto di contatto dell’utensile durante la fase di finitura», spiega Alberto Valtorta, area sales manager dell’azienda. «L’idea è nata collaborando con gli utensilieri allo scopo di creare uno strumento che consentisse di fare risparmiare tempo a bordo macchina». Da qui ha preso forma il pacchetto hyperMILL MAXX Machining che comprende diverse lavorazioni; quella specificatamente pensata per integrarsi con le soluzioni di Walter e Mazak interessa la gestione dei cosiddetti utensili a botte o ad arco. «In sostanza abbiamo brevettato il modo di pilotare e gestire il punto di contatto. Uno studio che ha richiesto anni di lavorazione, il coinvolgimento di diversi esperti e un importante investimento. Il risultato sono risparmi di tempo enormi, fino a otto volte le normali tempistiche. Inoltre, permette di effettuare meno passate e quindi di ottenere una tolleranza ancora più elevata e un livello di finitura (o Ra) decisamente migliore». hyperMILL MAXX Machining di presta a lavorazioni per diversi settori merceologici, tra i quali stampi, aerospace e automotive. Un’operazione complessa nell’ingegnerizzazione ma molto semplice nell’utilizzo da parte dell’operatore.

Un servizio vincente

Un’altra esigenza del mercato odierno è la flessibilità. «I tempi di consegna e la capacità di supportare il cliente nei suoi processi – interviene Natali – sono sicuramente chiavi di lettura nella scelta di un partner. Per noi servizio significa formazione tecnica ma anche supporto al cliente nella gestione della propria utensileria e il software che abbiamo sviluppato in quanto utensilieri e che oggi mettiamo a servizio dei nostri clienti consentendo loro uno sgravio di lavoro è proprio ciò che ci differenzia; la nostra proposta è una collaborazione». Un’offerta di servizi che il mercato ha saputo apprezzare, come dimostrano i risultati del 2017: «Il cliente ha scelto Walter perché ha trovato nel processo, nell’installazione e nella gestione qualcosa di più di un involucro metallico nel quale allocare i propri utensili». La forza delle aziende italiane, spiega Natali, resta l’altissima competenza, la grande capacità di innovarsi e la flessibilità.

«La mentalità sta cambiando, ci si sta accorgendo che il risparmio non dipende solo dall’estremizzazione della riduzione del tempo ciclo ma anche dall’ottimizzazione della gestione dei processi e della utensileria. Nonostante il 2017 sia stato favorevole, aiutato anche da alcuni provvedimenti che hanno incentivato gli acquisti (legge Sabatini e Industria 4.0), è stato comunque un anno di forte competizione, soprattutto con concorrenti extraeuropei. Per questo ci stiamo orientando sempre di più nell’offrire un prodotto in funzione della lavorazione; in passato differenziavamo il mercato tra cliente grande e piccolo, oggi abbiamo nel nostro portafoglio prodotti le soluzioni per ottimizzare qualsiasi lavorazione meccanica». Dunque, competenza e collaborazione; questo dimostra l’evento di Cadorago: «Uniti si vince», conclude Natali. «È più facile vincere se si affrontano le sfide insieme, piuttosto che singolarmente».