Economia

Mercato ferroviario in crescita

Secondo le stime di Frost & Sullivan il traffico ferroviario crescerà nei prossimi anni sia per quanto riguarda i passeggeri sia per le merci

Secondo Frost & Sullivan il mercato ferroviario globale nei prossimi anni è destinato a crescere in modo costante con un aumento del traffico passeggeri che si stima possa passare dai 3.196,28 miliardi di passeggeri per chilometro (pkm) nel 2013 ai 4.739,18 miliardi di pkm nel 2020. È quanto emerge dall’analisi svolta dall’azienda e intitolata Executive Analysis of the Global RailIndustry 2014, che prevede anche un aumento del traffico merci che dovrebbe salire da 10.168,37 miliardi di tonnellate per chilometro (tkm) rilevate nel 2013 a 12.332,84 miliardi di tkm stimate per il 2020.

“Per quanto riguarda la rete ferroviaria ad alta velocità (AV), la regione Asia-Pacifico e l’Europa sono i più grandi mercati al mondo, in cui si concentra oltre l’81,60% degli investimenti globali in questo segmento. – afferma Shyam Raman, analista di Frost & Sullivan – Purtroppo però a livello globale i finanziamenti insufficienti, i bassi volumi di vendita in alcuni Paesi e l’instabilità politica limitano la crescita complessiva del settore ferroviario. Per una serie di ragioni di natura economica e politica la maggior parte dei Paesi nel mondo contribuisce alla costruzione delle reti ferroviarie solo all’interno dei propri confini monopolizzando di fatto tale settore. Ciò porta in molti casi a un comportamento negligente verso i clienti e al deterioramento dell’infrastruttura, come pure alla creazione di barriere verso potenziali nuovi operatori di mercato”.

L’eliminazione dei monopoli di stato è necessaria per fare un uso adeguato di fondi e finanziamenti in ambito ferroviario, e fortunatamente a livello globale è in corso una rapida ristrutturazione per ridare slancio alla competitività del settore. Le priorità di tale ristrutturazione includono la separazione tra stato, regolatori e gestori del servizio, così come la definizione di ruoli chiari per policy maker, regolatori, proprietari dell’infrastruttura e gestori del servizio.