
Il contenimento dei costi operativi e di MRO tra le priorità per oltre 6 aziende su 10, nel coniugare transizione energetica ed efficienza.
Una doppia transizione sta attraversando il comparto E&U (Energy & Utilities), un mondo che oggi va ben al di là della mera commodity: quella della decarbonizzazione, con la crescente penetrazione delle fonti rinnovabili, e quella digitale, che promette efficienza e resilienza ma che richiede investimenti mirati e nuove competenze.
RS Italia — marchio commerciale di RS Group plc e fornitore omnicanale globale di prodotti e soluzioni MRO (Maintenance, Repair & Operations) — per aiutare le aziende a restare competitive e sostenibili in questo scenario in rapido mutamento ha realizzato il report “L’ora della svolta energetica”, che offre una panoramica sulle principali tendenze, criticità e opportunità per il settore a livello europeo, e un’indagine dedicata al Procurement dei materiali indiretti nelle aziende italiane dell’E&U.
Efficienza operativa e maturità del procurement MRO
Il settore E&U italiano che emerge dallo studio, pur comprendendo diverse grandi aziende, si caratterizza per un basso livello di formalizzazione della funzione acquisti, che nel 65% dei casi ricopre un ruolo limitato, sia sul piano strategico sia nella partecipazione ai processi di governance.
Non mancano tuttavia segnali di maturità: il 41% delle imprese adotta una logica TCO (Total Cost of Ownership) e quasi la metà utilizza matrici di portafoglio per definire le proprie strategie di approvvigionamento.
Il contenimento dei costi operativi e MRO (rispettivamente 68% e 60% del campione) restano le priorità, insieme alla riduzione delle scorte e alla gestione efficace di macchinari e attrezzature. Anche la sostenibilità, seppur non ancora tra i driver principali, entra come criterio di valutazione nella selezione dei fornitori: il 48% delle imprese privilegia partner certificati e socialmente responsabili, e il 74% apprezza l’impiego di energia rinnovabile lungo la supply chain.
Come ha sottolineato Massimiliano Rottoli, Managing Director di RS Italia, «Il settore E&U è chiamato a un delicato equilibrio tra esigenze di efficienza immediata, investimenti in innovazione tecnologica e responsabilità ambientale. La gestione degli MRO, deve evolvere da centro di costo a vero motore di creazione di valore, abilitando processi più digitali, resilienti e sostenibili. RS Italia è al fianco delle imprese per accompagnarle in questo percorso, offrendo soluzioni, competenze e coniugando efficienza, digitalizzazione e attenzione ai criteri ESG».
Avanzamento e ritardi nella digitalizzazione
Nel settore si conferma medio-basso il livello di digitalizzazione: se è diffuso l’uso di sistemi informativi integrati (85%) e strumenti di e-procurement (80%), soltanto il 20% delle aziende dichiara di impiegare tecnologie avanzate come cloud computing e IoT, mentre l’adozione di IA (Intelligenza Artificiale) e Big Data Analytics riguarda il 23% del campione. Le barriere sono sia tecniche (mancanza di dati affidabili, difficoltà di integrazione) sia culturali (resistenza al cambiamento, bassa priorità strategica).
Quelle transazionali sono le fasi maggiormente digitalizzate, dalla richiesta di quotazioni alla fatturazione, mentre l’utilizzo di sistemi evoluti di VMI (Vendor Managed Inventory) o soluzioni collaborative resta limitato (33%). Le imprese riconoscono però i benefici di questi strumenti in termini di riduzione dei costi di magazzino, aumento della produttività e maggiore efficienza.
Fornitori e sostenibilità: partner in filiera resiliente
I fornitori vengono gestiti in un modo che resta ancorato a indicatori tradizionali come affidabilità, puntualità e prezzo, ma si registra una crescente attenzione ai criteri ESG (Environmental, Social, Governance): pratiche come l’utilizzo di packaging riciclato (64%) e il consolidamento degli ordini (67%) sono sempre più apprezzate, insieme a politiche di tutela dei dipendenti e delle comunità locali. Il 54% delle aziende valuta positivamente approvvigionamenti locali sia per ridurre l’impatto ambientale dei trasporti sia per sostenere lo sviluppo economico dei territori.
Dal report “L’ora della svolta energetica” emergono invece 3 temi chiave: l’esigenza, a fronte di risorse spesso limitate, di migliorare l’efficienza e garantire la sicurezza; la necessità di estendere il ciclo di vita degli asset e l’esigenza di innovare.
1) Migliorare efficienza e sicurezza
Gli attori del settore E&U si trovano di fronte alla sfida di conciliare obiettivi sempre più ambiziosi con risorse ridotte, tra crescita dei costi, problemi alla supply chain e carenza di nuove competenze necessarie per gestire le tecnologie rinnovabili e digitali.
Il settore delle energie rinnovabili richiederà entro il 2030 un milione di lavoratori in più a livello globale per la costruzione di impianti eolici e solari e 1,7 milioni per la loro gestione e manutenzione. L’aggiornamento professionale dei lavoratori esistenti può contribuire a colmare la lacuna, mentre un maggiore utilizzo dell’IA può aumentare l’efficienza, automatizzare i processi e migliorare sicurezza e prestazioni.
Le aziende più attente stanno rispondendo alle difficoltà della supply chain localizzando le catene, investendo in strumenti digitali, scegliendo partner strategici e soluzioni di inventory management, al fine di controllare i costi assicurandosi al tempo stesso la disponibilità dei prodotti. Proprio in quest’ottica sono pensate le soluzioni di RS Procurement, che consentono alle aziende di avere un maggiore controllo, consolidare i fornitori e rendere più efficiente il ciclo Purchase to Pay.
Il settore E&U sul tema sicurezza vede peraltro i propri operatori muoversi in alcuni degli ambienti in assoluto più complessi, pericolosi e difficili da gestire. La sicurezza è dunque molto più di un requisito normativo, ma un’assoluta priorità per garantire il benessere dei lavoratori e prevenire guasti catastrofici.
Grazie alla collaborazione con RS Safety Solutions, nel Regno Unito un’importante azienda idrica, che serve oltre 8 milioni di persone e conta oltre 7.000 dipendenti, può ora contare su una fornitura affidabile di DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) essenziali, tra cui indumenti da lavoro ad alta visibilità, caschi e dispositivi di protezione, garantendo la sicurezza delle attività in più sedi, con un tasso di puntualità di consegna pari al 98%.
2) Estendere il ciclo di vita degli asset
Per il settore E&U, sta diventando di fondamentale importanza garantire che le attrezzature esistenti funzionino con la massima efficienza e durino più a lungo, in particolare alla luce delle sfide legate ai costi, alle competenze e alla supply chain.
Sensori intelligenti per la raccolta dei dati nel settore Oil & Gas consentono una manutenzione basata sulle condizioni, prolungando la durata delle attrezzature. In ambito fotovoltaico, dati in tempo reale e IA sono fondamentali per estendere la vita utile dei pannelli — una priorità per il settore — aprendo la strada alla manutenzione predittiva.
3) L’esigenza di innovare
L’innovazione nel settore delle rinnovabili è incentrata sull’efficienza e sull’espansione della capacità almeno quanto sull’introduzione di nuove tecnologie. Sebbene siano in fase di sviluppo turbine senza pale, batterie al litio e pannelli solari galleggianti, le aziende cercano soluzioni semplici ed economiche per ottenere rapidi miglioramenti in termini di efficienza.
In terra di Spagna, RS ha collaborato con Acciona, riferimento globale nel settore delle infrastrutture e della gestione delle risorse idriche, per digitalizzare gli acquisti e migliorare l’efficienza. Con oltre 500 stabilimenti in tutto il Paese, l’azienda doveva far fronte a costi di gestione elevati per acquisti di basso valore, mettendo a dura prova il reparto acquisti. RS eProcurement è stato integrato perfettamente nella piattaforma di approvvigionamento di Acciona tramite PunchOut. Acciona ha così ottenuto un notevole risparmio, abbattendo il TCO grazie a una riduzione del 7% dei costi di acquisto e del 70% dei costi operativi.
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