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Sandvik Coromant: sostenibilità per attirare giovani talenti

Un recente sondaggio condotto da KPMG rivela che le nuove generazioni cercano datori di lavoro più responsabili. Ma nell'industria manifatturiera, un settore che sta ancora cercando di adottare pratiche più sostenibili, come possono le aziende attirare giovani talenti? Nel presente articolo, Patrik Eurenius, Head of Sustainability ed EHS presso Sandvik Coromant, offre alcuni spunti di riflessione.

Una ricerca di KPMG, dipinge un quadro molto chiaro del mercato dei talenti. Secondo questa ricerca, il 55% delle persone di età compresa tra 25 e 34 anni è più propenso a valutare l’impegno ambientale, sociale e di governance (ESG) del possibile datore di lavoro, e il 51% delle persone tra i 18 e i 24 anni di età condivide tale attitudine.
Ma allora, l’industria manifatturiera è pronta ad attirare talenti così sensibili alle tematiche ambientali?

Il fattore chiave è: chiarezza

Obiettivi di sostenibilità fondati richiedono trasparenza nel modo in cui vengono comunicati. Nella comunicazione di una policy di sostenibilità, le aziende sono esposte al rischio di greenwashing, cioè di spendere tempo e denaro in campagne di marketing che ne pubblicizzino il volto ambientalista, anziché agire concretamente per ridurre il proprio impatto ambientale.

Pertanto, è importante che un’organizzazione, soprattutto se attiva nell’industria manifatturiera, non soltanto comunichi i propri obiettivi ma sia anche più chiara su ciò che sta facendo per raggiungerli. Per questo, è meglio raccontare una storia semplice, coerente e credibile quando si comunica la sostenibilità all’esterno.

Sandvik Coromant: sostenibilità per attirare giovani talenti
Da diversi anni, Sandvik Coromant offre un resiliente programma di riciclo dei metalli duri che consente ai clienti di rendere i loro utensili usati a Sandvik Coromant in modo da poterli riciclare.

 

Non esiste un approccio universale per guidare una trasformazione sostenibile: è improbabile che un’attività al dettaglio e un’officina meccanica abbiano le stesse esigenze e condividano le stesse strategie. Idealmente, gli sforzi in termini di sostenibilità dovrebbero mirare a migliorare le funzioni aziendali che si interfacciano direttamente con la posizione dell’azienda sul mercato.

Presso Sandvik Coromant, per esempio, i nostri sforzi si concentrano sullo sviluppo di innovazioni per il taglio dei metalli. Utensili e inserti, per esempio componenti di varie qualità per la tornitura e di foratura per l’industria, sono il nostro core business.

Dal momento che Sandvik Coromant fa grande affidamento sulla vendita di utensili efficaci e all’avanguardia, si è compreso che era necessario rendere questo campo più sostenibile. Da diversi anni, Sandvik Coromant offre un resiliente programma di riciclo dei metalli duri che consente ai clienti di rendere i loro utensili usati a Sandvik Coromant in modo da poterli riciclare.

Inoltre, offre ai clienti un servizio di ricondizionamento, che permette loro di far tornare gli utensili usurati ma ancora utilizzabili alla loro condizione originale. Entrambi questi servizi rientrano negli obiettivi di sostenibilità.

Sostenibilità aziendale su base scientifica

Disporre di una strategia di sostenibilità coerente è importante, ma è anche necessario mettere in risalto la narrativa che la caratterizza. Per coloro che lavorano nel campo delle scienze, della tecnologia, della produzione e dell’ingegneria (STEM), avvalersi di ragionamenti scientificamente fondati è un altro importante segno di fiducia in grado di suscitare interesse da parte di potenziali nuovi impiegati.

Un’azienda può adottare diversi modelli scientifici per rendere ulteriormente credibile il proprio discorso sulla sostenibilità.
Tra questi vi è la Science Based Targets initiative (SBTi), una partnership a livello mondiale tra CDP, lo United Nations Global Compact, il World Resources Institute (WRI) e il World Wide Fund for Nature (WWF).

Sandvik Coromant: sostenibilità per attirare giovani talenti
Sandvik Coromant sta lavorando per dimezzare le emissioni di CO2 nelle sue operazioni e si sta impegnando attivamente con stakeholder, partner e fornitori per contribuire alla riduzione dell’impronta totale di carbonio.

 

Affermandosi come punto di riferimento mondiale in termini di obiettivi di riduzione delle emissioni nel settore privato, la SBTi ricopre il ruolo di partner di primo piano nella campagna Business Ambition for 1.5°C, un’importante iniziativa supportata da un’alleanza globale stretta tra agenzie delle Nazioni Unite e aziende leader del settore, che incoraggia le imprese a fissare obiettivi di riduzione delle emissioni su base scientifica in linea con il limite di riscaldamento globale di 1,5 °C.

I soggetti che aderiscono alla SBTi devono fissare obiettivi che coprano un periodo da minimo 5 anni a massimo 15 anni e devono essere perlomeno coerenti con il livello di decarbonizzazione richiesto per contenere l’aumento della temperatura globale al di sotto dei 2 °C rispetto all’era preindustriale, sebbene le aziende siano incoraggiate a perseguire l’obiettivo degli 1,5 °C.Sandvik Coromant: sostenibilità per attirare giovani talenti

Attualmente, più di 5.000 aziende, pari a un terzo della capitalizzazione del mercato globale, hanno aderito alla SBTi. Sandvik, e Sandvik Coromant, hanno aderito nel 2022.

Nel quadro delle ambizioni ambientali, Sandvik Coromant sta lavorando per dimezzare le emissioni di CO2 nelle sue operazioni e si sta impegnando attivamente con stakeholder, partner e fornitori per contribuire alla riduzione dell’impronta totale di carbonio.

Per saperne di più
www.sandvik.coromant.com/it