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Reckon Drives, da Servotecnica un riduttore a valore aggiunto

Le serie di riduttori epicicloidali Ultimate e X-Treme della francese Reckon Drives sono al centro della soluzione integrata con cui la milanese Servotecnica riesce a rispondere alle esigenze applicative più spinte dei suoi clienti anche grazie al forte know-how di prodotto e a oltre quarant’anni di esperienza nel motion control

di Edoardo Oldrati

Trasferire coppia e velocità di un servomotore elettrico in modo molto efficiente soddisfacendo i requisiti di azionamento di una specifica applicazione. È ciò che fa un motoriduttore, ma è anche una metafora efficace per raccontare come Servotecnica, azienda specializzata nelle soluzioni per il motion control, agisca sul mercato trasformando l’innovazione e la tecnologia dei costruttori suoi partner per rispondere alle esigenze applicative dei propri clienti. La collaborazione con Reckon, produttore specializzato proprio nella progettazione e realizzazione di motoriduttori di precisione, è un esempio di questo approccio al mercato che ha permesso a Servotecnica di diventare un marchio di riferimento in Italia per l’automazione industriale.

Qualità costruttiva e prestazioni

A presentarci la partnership con Reckon Drives e la sua gamma di prodotti è Andrea Maltese, Product Manager di questa linea di prodotti per Servotecnica (foto in basso, a sinistra). «Questa collaborazione – spiega Maltese – è iniziata circa due anni fa e da allora siamo cresciuti molto sul mercato grazie all’ampiezza del catalogo Reckon, che riesce a coprire le esigenze di ogni applicazione. Abbiamo infatti a disposizione una gamma che spazia da riduttori a denti dritti con un rapporto prezzo/prestazione molto competitivo fino a riduttori epicicloidali a denti elicoidali nella versione in linea e angolari con prestazioni elevate». Reckon propone infatti un prodotto di qualità capace di garantire efficienza, precisione, rigidità, robustezza e longevità. «La qualità di questi riduttori – spiega Maltese – emerge anche da alcuni particolari costruttivi come la scelta di usare lubrificanti di alta qualità o quella di realizzare la parte superficiale degli ingranaggi tramite cementificazione, processo che conferisce migliori prestazioni al riduttore. Da sottolineare anche come tutti i prodotti Reckon siano dotati di gabbia per una maggior rigidità». Inoltre, grazie al software di simulazione Romax Enduro, Reckon è in grado di assicurare una maggior affidabilità dei sui prodotti in fase di progettazione grazie a una stima molto precisa della vita di un riduttore in tutte le sue parti, prendendo in considerazione tutti gli aspetti delle condizioni operative reali. Così diventa anche più semplice effettuare il corretto dimensionamento per ottenere la durata e le prestazioni migliori per quella specifica applicazione. Un prodotto come i riduttori epicicloidali, specie se presentato in un’ampia gamma di versioni come è il caso di Reckon, si presta ovviamente a molte applicazioni. «Con i prodotti Reckon – conferma Maltese – siamo presenti in tanti settori, in particolare nelle applicazioni per la manipolazione, soprattutto su robot cartesiani ma anche nelle macchine per la stampa, nelle soluzioni per il converting, nell’automazione in genere e nelle applicazioni per robot AGV». Proprio l’impiego dei riduttori su robot AGV è un esempio concreto del valore aggiunto con cui Servotecnica arricchisce il prodotto Reckon sul mercato italiano. «Per queste applicazioni – prosegue il Product Manager – è fondamentale il tema dimensionale: per questo, condividendo alcune idee con il cliente, siamo riusciti a trovare una soluzione che interferisse il meno possibile con il carico radiale e riducesse l’interasse finale. In questi casi Servotecnica fornisce una consulenza sulla progettazione che porta alla creazione di una soluzione».

«In Servotecnica – interviene Matteo Salgarello, Chief Operating Officer dell’azienda (foto in basso, a destra) – non vendiamo componenti ma soluzioni e le soluzioni nascono dalla combinazioni di idee del cliente e del fornitore. In questo modo riusciamo a fornire non tanto un riduttore customizzato, ma una soluzione Servotecnica che comprende un riduttore Reckon abbinato a un motore o a una particolare elettronica. Il risultato è non più un semplice componente, in questo caso un riduttore, ma un vero modulo di macchina capace di risolvere esigenze specifiche del costruttore e la cui qualità e affidabilità sono garantite dal marchio Servotecnica».

Top di gamma

In particolare con le due serie di riduttori epicicloidali in linea e angolari Ultimate e X-Treme, Reckon riesce a rispondere alle richieste di elevatissime performance che arrivano da alcuni settori applicativi. I riduttori epicicloidali della serie X-Treme abbinano alle caratteristiche distintive dei riduttori Reckon anche la presenza di due cuscinetti a rulli conici nello stadio di uscita, ricavato anch’esso da monoblocco, che garantiscono elevati carichi assiali e radiali. «Siamo di fronte a un riduttore estremamente robusto – spiega Maltese – e quindi ideale per l’utilizzo in applicazioni gravose dove le richieste di precisione e carichi radiali e assiali importanti possono compromettere la buona riuscita della movimentazione o la vita del riduttore stesso». La serie X-Treme è disponibile a partire dalla flangia 60 mm fino alla flangia 240 mm ed è in grado di sopportare carichi assiali fino a 33 kN, mentre i giochi standard per il singolo e doppio stadio sono inferiori rispettivamente a 3 e 5 arcmin (sono disponibili versioni a gioco ridotto inferiori a 1 e 3 arcmin).

I riduttori epicicloidali della serie Ultimate sono caratterizzati dalla presenza di cuscinetti a contatto angolare per garantire una elevata rigidità e la possibilità di sopportare elevati carichi radiali, a cui si aggiunge l’utilizzo di una flangia in uscita invece di un albero. Questa caratteristica ne permette l’impiego dove è richiesta l’estrema compattezza del riduttore ed è necessa rio gestire applicazioni estremamente dinamiche con cambi frequenti di direzione, forti accelerazioni ed elevati momenti tiltanti garantendo al contempo elevata precisione di posizionamento e longevità. «Grazie a Ultimate – conferma Salgarello – stiamo crescendo in applicazioni molto impegnative come, per esempio, quelle su robot delta». La serie Ultimate è disponibile dalla flangia 64 mm alla flangia 285 mm (anche in versione angolare) ed è in grado di sopportare coppie continuative fino a 4950 Nm e un momento tiltante di 5950 Nm. Anche per questa serie i giochi standard per il singolo e doppio stadio sono inferiori rispettivamente a 3 e 5 arcmin e sono disponibili versioni a gioco ridotto inferiori a 1 e 3 arcmin.

Servotecnica, riduttore Reckon a valore aggiunto