Sandvik Coromant, la soluzione che va oltre l’utensile

Un rapporto solido è garanzia di successo: lo dimostra PM che, insieme a Sandvik Coromant, è oggi in grado di rispondere alle stringenti necessità di settori quali quelli automotive e del motociclo.

Velocità nel modificare (almeno parzialmente) il proprio processo produttivo in corso d’opera e stabilità nell’ottenere i risultati voluti sono due richieste apparentemente in contrasto tra loro. Trovare la giusta soluzione che permetta di conseguire entrambi i risultati è però possibile. PM ad esempio è una realtà nata più di 40 anni fa a Marano sul Panaro (MO), nel cuore della cosiddetta Motor Valley modenese, che si è distinta sin da subito per la propria offerta. Inizialmente piccola realtà attiva soprattutto nel settore della tornitura, sin da allora ha fatto della qualità il proprio target di riferimento, il tutto in un contesto che negli anni ha richiesto sempre più flessibilità operativa. Un approccio oggi piuttosto comune, ma ai tempi non così scontato.

Crescita sostenibile

Buona parte di questi 40 anni di crescita PM li ha condivisi con Sandvik Coromant. «Abbiamo compiuto un percorso insieme, durante il quale abbiamo investito in prodotti, soluzioni e tecnologie che fossero in grado di darci un vantaggio competitivo», conferma Pietro Vandelli, titolare e direttore di stabilimento di PM. «Abbiamo sempre tenuto bene in mente l’obiettivo finale: che si trattasse di qualità, costo pezzo, produttività o altro, abbiamo cercato quegli strumenti e quelle competenze che fossero in grado di aiutarci a raggiungerlo». Come è giusto che sia, Vandelli è il primo a credere in questo approccio. Nel corso degli anni trasforma la piccola realtà artigianale in una industria “in miniatura” specializzata nelle lavorazioni meccaniche di precisione su larga scala in differenti ambiti. Grazie a un asset strategico vincente, che vede l’inserimento come soci nel 2000 delle maestranze di rilievo che lavorano in azienda, PM riesce ad accelerare la propria crescita e a gettare le fondamenta per quello che sarà lo sviluppo del lavoro negli anni a venire. Un approccio che ha innescato un circolo virtuoso: una crescita aziendale “sana” permette di reinvestire anche in nuova tecnologia, che a sua volta aiuta a migliorare l’offerta nei confronti dei clienti. «Ci siamo sempre trovati bene con la qualità offerta da Sandvik Coromant e con il costo dei relativi prodotti. – conferma Vandelli – Non è una banalità: tutti gli accordi di tipo commerciale sono figli di un compromesso, l’importante è trovarne uno che soddisfi entrambe le parti. Ed è quello che è successo a noi. Non mi riferisco al solo costo di listino: parlo di quanto ci facciano risparmiare certe soluzioni in officina, o della possibilità di raggiungere precisioni o qualità superficiali altrimenti inarrivabili». Il risultato è l’acquisizione di commesse importanti per aziende di alto livello, come Mercedes Benz per l’automotive e Ducati in ambito motociclo.

Flessibili e produttivi

Lavorare nel settore del motociclo impegna in modo diverso rispetto ad altri mercati: i produttori di moto hanno richieste sui prezzi e sui tempi di consegna sempre più impegnative. Inoltre, ogni anno presentano nuovi modelli che devono essere disponibili sin da subito presso la rete di vendita. «Una condizione che impone una grande flessibilità operativa, soprattutto se pensiamo che nei nostri stabilimenti ci sono più di 8.000 utensili montati e un magazzino altrettanto fornito», spiega Massimo Soli, responsabile di produzione dell’azienda. «Disporre di un utensile versatile ci consente di rispondere più velocemente a queste necessità: la scelta di sostituire i vecchi portautensili con i Coromant Capto di Sandvik Coromant è uno degli investimenti che si sono resi necessari circa 15 anni fa per restare competitivi sul mercato. Questo perché la modularità dei Coromant Capto permette di essere veloci nei cambiamenti e produttivi sul fronte tecnico. L’accoppiamento dei vari componenti è preciso, a tutto vantaggio della precisione di lavorazione, nella durata degli utensili e nella finitura superficiale.  L’abbinamento tra Coromant Capto e i bareni antivibranti in molte occasioni ha risolto i problemi in officina. A volte non c’è modo di fare il pezzo se non con soluzioni come queste. Le attrezzature possono poi essere riutilizzate facilmente su tutte le altre macchine grazie all’interfaccia standard, ottenendo un ulteriore valore aggiunto». Coromant Capto è un sistema di portautensili modulare, a cambio rapido, direttamente integrato nel mandrino.

Progredire per migliorare

L’evoluzione continua dei prodotti è fondamentale in PM così come in Sandvik Coromant. «Circa 15 anni fa siamo passati dai sistemi di fissaggio più disparati (Weldon, ISO9766 e così via) al solo mandrino idromeccanico CoroGrip a pompa, che ci assicurava una migliore precisione grazie alla maggiore capacità di serraggio. – prosegue Soli – Oggi è disponibile una nuova versione, CoroChuck 930, che parte da quanto di buono è stato fatto con CoroGrip migliorandone alcuni aspetti. Ad esempio, non necessita più di fissaggio a pompa ma è sufficiente girare una vite: una soluzione più veloce, meno complessa, più affidabile e persino più economica (30% in meno), un benefit che viene incontro anche alle richieste dei nostri clienti, che sollecitano periodicamente una riduzione dei costi di lavorazione». CoroChuck nasce grazie ai feedback raccolti da Sandvik Coromant dai propri clienti, dai quali è emerso appunto come la pompa fosse l’elemento critico del sistema per via dei costi e della “laboriosità” nel calettamento dell’utensile. Oggi si può effettuare la sostituzione direttamente in macchina grazie a una comune brugola mantenendo la qualità, l’affidabilità e le stesse caratteristiche di serraggio di prima, ma con maggiore facilità di impiego. Tecnologia simile, ma applicata a una lavorazione differente, è quella del sistema SynchroFlex per la maschiatura. Molto apprezzato con la ghisa, materiale ostico da maschiare, ha molto in comune con il mandrino idraulico CoroChuck 930, pur essendo ottimizzato per la maschiatura. All’interno è infatti presente un sistema in grado di eseguire delle microcompensazioni degli sforzi di lavoro utili per migliorare la qualità del filetto e incrementare la vita utile del maschio. Pur con una notevole evoluzione negli anni dei sincronismi tra assi e mandrino, infatti, la naturale usura delle macchine impone l’utilizzo di un dispositivo, CoroChuck 970, che valorizzi le qualità dei moderni utensili senza ridurne le potenzialità.

Variabili sotto controllo

In tema di stabilità del processo, il pensiero di Soli è chiarissimo. «I clienti comprano i pezzi buoni; se generi scarti, i relativi costi restano a carico nostro. Da questo punto di vista è per noi un vantaggio poter sfruttare lo standard ISO 13399 per la gestione, la simulazione a computer e lo scambio di dati relativi agli utensili da taglio e ai portautensili. Tutti i codici prodotto Sandvik Coromant dispongono delle rispettive geometrie in formato digitale che possono essere utilizzate nei principali software Cam per ottenere simulazioni precise e, contemporaneamente, tenere traccia di tutto il magazzino. Niente utensili “persi” in officina, quantitativi esatti a disposizione e semplicità di programmazione degli acquisti ci permettono di essere ancora più efficienti e rapidi nell’intervenire in produzione». Grazie a CoroPlus ToolLibrary è infatti possibile selezionare gli utensili dal catalogo utensili standard ISO 13399 e creare l’assieme da esportare nel CAM, favorendo produttività delle lavorazioni e sicurezza, e permettendo di ridurre i tempi di setup della macchina. Inoltre con CoroPlus ToolGuide si ha la possibilità di ottenere gli avanzamenti e le velocità che servono per l’assieme utensile, senza mai lasciare il software CAM. Tutta questa innovazione non andrebbe a buon fine se non fosse applicata correttamente. «In PM abbiamo bisogno di fornitori che siano sempre al nostro fianco e ci aiutino a risolvere problemi tecnici: anche da questo punto di vista, la collaborazione con Sandvik Coromant si è sempre dimostrata positiva. – conclude Massimo Soli – Possiamo contare su una presenza costante di tecnici che ci supportano quando abbiamo qualche necessità o che ci suggeriscono potenziali variazioni nel modo di lavorare sulla base delle più recenti innovazioni. La continuità dei rapporti è un altro fattore vincente: collaborare sempre con lo stesso tecnico, che conosce noi, le nostre peculiarità e le nostre esigenze, è una garanzia in tal senso». Una collaborazione che si fonda sulla grande stima che Mauro Menegatti – Tecnico di Vendita Automotive di Sandvik Coromant Italia – riserva a PM. «Per me è una grande soddisfazione collaborare con un’azienda così aperta alle nuove tecnologie e al tempo stesso così attenta al capitale umano».