Sachman celebra 60 anni di crescita costante nella fresatura

I riflettori sono puntati sui modelli della Serie T, in particolare la storica TS10 nella quale l’azienda ha costantemente creduto e investito negli anni. Interamente in ghisa, è caratterizzata dal movimento trasversale del montante e dall’assenza di slittone, garantendo precisioni geometriche e capacità di asportazione indipendenti dalla posizione dell’asse trasversale.

Gli ultimi aggiornamenti hanno portato un restyling del box della macchina, combinando valore estetico ed ergonomicità, per una migliore esperienza di utilizzo della macchina.

L’intera Serie T Sachman è stata inoltre arricchita con una gamma di accessori che la rendono adatta a diversi tipi di lavorazione. Diventa quindi possibile montare non solo teste meccaniche, ma teste ad alta velocità con elettromandrino per effettuare operazioni di sgrossatura e finitura di stampi. Esiste una vasta scelta di attacchi utensile, tra cui ISO50, anche con il doppio contatto Big Plus, e HSK-A-100.

È possibile integrare cambio pallet, tavole di tornitura e utilizzare teste a sfacciare. Questo rende i modelli T adatti non solo al mondo degli stampi, ma anche alle applicazioni della meccanica generale di precisione.

A livello di ricerca e sviluppo il brand Sachman e il gruppo Jobs investono intensamente nello studio del controllo vibrazionale, sostanziale per la durata dell’utensile e per la capacità di generare truciolo.

Collaborando con le università della zona di Piacenza, vengono integrate e studiate nuove tecnologie, quali i riempimenti in schiume metalliche e l’analisi vibrazionale delle macchine allo scopo di rendere il volume truciolo il massimo possibile.

La Serie T Sachman, offrendo soluzioni ad alta flessibilità e versatilità, 60 anni dopo fa ancora la differenza in tutte le officine italiane per prestazioni, efficienza e qualità.