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Servopresse, competenze per un progetto innovativo

L’azienda di Settimo Milanese (MI) ha fornito di recente a Divisione Collaudo, attiva nel settore del ricondizionamento e revisione di bombole per gas compressi, due linee di lavorazione coil complete e automatizzate per avviare la produzione di bombole in acciaio per gas compressi e in particolare GPL.

di Davide Davò

Nel corso della storia dell’industria, i periodi di forte crescita si sono sempre alternati a momenti più statici, con frequenze e intensità differenti da settore a settore. Ad accomunare questi andamenti è l’approccio che le aziende devono avere per potere superare i periodi critici uscendone con grande slancio, ovvero dimostrare una grande flessibilità per capire come adattare al meglio le proprie competenze ai nuovi scenari di mercato, e soprattutto mantenere per quanto possibile la continuità negli investimenti in tecnologie evolute. In Italia, fortunatamente, sono presenti molte realtà virtuose, fortemente votate all’innovazione e con l’attitudine al miglioramento continuo dei prodotti e dei processi. Tra queste figura senza ombra di dubbio Divisione Collaudo Srl di San Nicandro Garganico (FG), realtà storicamente attiva nel settore del ricondizionamento e revisione periodica di bombole per gas compressi che in tempi recenti ha portato a termine un importante investimento per l’acquisto di due linee di lavorazione lamiera direttamente da coil sviluppate da Servopresse, e contraddistinte da un elevato livello di automazione.

Una nuova sfida

La storia di Garganogas ha inizio oltre vent’anni fa, quando il fondatore e attuale amministratore unico Sergio Pio Notaro decide di affrontare la sfida del settore dei prodotti petroliferi, e in particolare del GPL, con l’avvio di una propria attività. L’attenta visione imprenditoriale consente un progressivo consolidamento sul mercato, accompagnato dalla crescita della struttura aziendale con l’apertura di diverse unità locali in Puglia, Campania e Sicilia. Negli anni la società foggiana estende le proprie competenze nell’ambito della verifica e riqualifica periodica delle bombole destinate a contenere gas compressi. Questo processo di crescita culmina nella nascita della Divisione Collaudo Srl, con la realizzazione di una nuova fabbrica deputata alla costruzione di bombole in acciaio per gas compressi e in particolare GPL, dotata delle più avanzate tecnologie oggi presenti sul mercato. «Dinamicità e capacità di adattamento alle mutevoli esigenze del mercato sono i pilastri della nostra filosofia aziendale, nonché elementi cardine attorno ai quali definiamo le strategie a medio-lungo termine», esordisce Notaro. «Questi aspetti si traducono in una costante spinta all’innovazione votata alla conquista di crescenti quote nel mercato di riferimento, con un ampliamento dell’insieme delle attività realizzate dalle nostre società al fine di ricoprire gran parte dei servizi presenti nella filiera energetica del GPL, garantendo un valore aggiunto agli attori della filiera stessa. I grandi detentori di recipienti e bombole per gas compressi trovano così soddisfazione dei loro bisogni attraverso una pluralità di servizi da noi erogati quali lo stoccaggio, la miscelazione, il travaso, l’imbottigliamento di GPL, il trasporto, la vendita, il ricondizionamento e la riqualifica delle bombole. Ora, con la costruzione di bombole secondo la direttiva T-ped, si completa l’intera gamma dei servizi da noi offerti». Considerando le varie realtà aziendali, all’interno di Garganogas operano oltre 50 dipendenti suddivisi secondo competenze e professionalità, supportati dalla costante organizzazione di percorsi di apprendimento e consolidamento delle proprie skill. «In un settore così tradizionale per vocazione, trovano posto operai qualificati, referenti tecnici d’area e responsabili di produzione fra i quali spicca una “quota rosa” di tutto rilievo soprattutto per funzioni e responsabilità», prosegue Biagio Alfano, responsabile Amministrazione e Finanza di Divisione Collaudo Srl. «Con l’apertura del nuovo stabilimento in questi mesi stiamo procedendo a incrementare l’organico, e prevediamo di raggiungere le 80 unità complessivamente impiegate già entro la fine del 2020. Un segnale importante per chi come noi vuole essere promotore di sviluppo per il proprio territorio e in una fase di necessaria ripartenza del nostro sistema Paese Italia».

Unione di intenti

La decisione di approcciare la produzione di bombole attraverso impianti che dovevano essere progettati partendo da un foglio bianco ha spinto Garganogas ad avviare la ricerca di un partner che potesse affiancare la realtà foggiana nello sviluppo di linee contraddistinte da una serie di accorgimenti tecnologici pensati ad hoc per l’applicazione in esame, e indispensabili per massimizzare sia la qualità dei prodotti finiti sia l’efficienza dell’intero sistema di produzione. «Uno degli strumenti principali che abbiamo sfruttato in questa attività di ricerca iniziata circa tre anni fa sono state le fiere di settore italiane ed estere, durante le quali abbiamo incontrato in diverse occasioni Servopresse», spiega l’amministratore unico Notaro. «Subito si è instaurato un rapporto molto diretto basato su un dialogo sempre costruttivo grazie alle profonde competenze tecnologiche legate non solo alle proprie macchine, ma che si estendono all’intero sistema di produzione, perfettamente amalgamate a una gestione di carattere familiare che favorisce il consolidamento della partnership. Considerando questi aspetti, ci è sembrato naturale identificare in Servopresse il costruttore al quale affidare lo sviluppo del progetto, culminato con l’installazione presso il sito di San Nicandro Garganico di due isole automatizzate».

Dall’idea alla produzione

Il rapporto tra le due società ha avuto inizio con la condivisione degli obiettivi strategici definiti da Garganogas, e sulla base di queste informazioni Servopresse ha valutato quali tecnologie installare e di quali prestazioni dotarle per raggiungere con profitto i target del proprio cliente. Il costruttore ha focalizzato la propria attenzione in particolare su tre aspetti: l’elevato grado di automazione, la connessione delle macchine con il sistema aziendale e l’integrazione tra loro di vari sistemi che compongono le linee. «A colpirci in modo particolare è stata la competenza tecnologica dimostrata da Servopresse e non limitata alle proprie macchine, ma capace di estendersi a tutte le soluzioni a monte e a valle, in modo da garantire una perfetta integrazione tra tutti gli impianti», afferma Notaro. «Una conoscenza che ha permesso di trasformare le nostre idee dapprima in progetti e in seguito in due linee di produzione perfettamente operative, dotate di tecnologie che le allineano ai dettami di Industria 4.0 consentendo, con costante scambio di informazioni in tempo reale da una macchina all’altra e verso il MES aziendale, una perfetta coordinazione della produzione e una visione in real time dello stato della stessa. Questo ci consente di monitorare la condizione operativa delle macchine istante per istante, di valutare eventuali criticità della linea e di intervenire per risolverle prima che si trasformino in un fermo dell’impianto. In un periodo storico in cui l’efficienza del sistema e la continuità di funzionamento delle macchine si rivelano elementi imprescindibili per dimostrarsi fornitori affidabili, la soluzione sviluppata da Servopresse si dimostra vincente».

Nel dettaglio, la prima linea installata presso Garganogas si compone di uno svolgitore, di una raddrizzatrice/alimentatrice, di una pressa idraulica completata da un sistema di scarico e di una bordatrice. In questo impianto, il costruttore milanese ha fornito la linea coil compatta con 800 mm di larghezza e aspo svolgitore da 8 t, abbinata alla raddrizzatrice/alimentatrice di taglia intermedia per processare lamiere con spessori compresi tra un minimo di 0,6 e un massimo di 6 mm. La pressa idraulica ha invece il compito di lavorare i dischi che verranno utilizzati nella produzione delle bombole. «La seconda linea installata in ordine di tempo è una linea di taglio da 1000 mm di larghezza nella quale sono presenti un aspo svolgitore, un’unità raddrizzatrice/ alimentatrice, una cesoia a ghigliottina e una rulliera per lo scarico», conclude Alfano. «In questo caso la particolarità è stata l’introduzione di un robot per la pallettizzazione dei pezzi scaricati, la cui integrazione nel sistema è stata affidata a Servopresse che ha individuato fornitori e tecnologie tali da migliorare l’efficienza complessiva del sistema, assicurando la ripetibilità della qualità e permettendoci di liberare operatori per impiegarli in operazioni a più alto valore aggiunto. Un’ulteriore dimostrazione dell’affidabilità di Servopresse in qualità di fornitore, in grado di ideare e realizzare un progetto legato a una linea completa e opportunamente focalizzato su specifiche esigenze».