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Febametal, dove lo “speciale” prende vita

Con un reparto interno dove sono installate oltre 40 affilatrici CNC, Febametal affronta il mercato in qualità di produttore di utensili speciali e standard, oltre a essere un partner di fiducia per alcuni degli utensilieri più importanti su scala globale.

Non solo un partner dei più prestigiosi brand a livello internazionale, ma un vero e proprio produttore. Questa è Febametal, realtà torinese fondata nel 1995 da Paolo Costa rinomata in quanto partner italiano di importanti utensilieri quali Horn, Amec, Scami-Alvan e Rineck, e che in aggiunta può vantare al suo interno un reparto di produzione degli utensili di tutto rispetto, con un parco macchine superiore alle 40 unità di affilatrici CNC. Oltre a ciò, dal 2018 ha creato un vero e proprio sistema interno 4.0. Una rete interconnessa di macchine, sistemi gestionali e uomini. «Abbiamo investito svariati milioni di euro nei macchinari della nostra officina», esordisce Federico Costa, responsabile commerciale di Febametal. «Si tratta principalmente di affilatrici CNC di ultimissima generazione, sistemi centralizzati e strumenti di misura, con un investimento di quasi 3 milioni di euro solo negli ultimi 3 anni. E anche in questo periodo incerto, iniziato nel 2020, abbiamo continuato a investire perché siamo sempre più convinti che per essere competitivi sul mercato sia necessario investire sulle tecnologie avanzate».

Produzione interna

Nel dettaglio, all’interno dello stabilimento di Grugliasco (TO) Febametal produce inserti standard e speciali a marchio Horn. Gli accordi pluridecennali con la casa tedesca sono consolidatissimi. Horn ha individuato in Febametal un partner non solo commerciale ma anche produttivo, affidandogli la produzione dello speciale per l’Italia e una linea di prodotto standard, i Supermini, range di bareni in metallo duro per lavorazione interna, tra i cavalli da battaglia di Horn nel mondo. Oltre al già citato aggiornamento tecnologico, con macchine affilatrici che Horn si è costruita da sola per rispondere al meglio alle proprie esigenze produttive, spicca la materia prima di altissima qualità, di origine europea, sinterizzata a Tubinga da Horn e poi affilata da Febametal in Italia. L’alta qualità deve però viaggiare di pari passo con la rapidità esecutiva, soprattutto dell’utensile speciale. Ecco perché Febametal e Horn hanno puntato sulla rapidità del servizio già da anni. È possibile infatti ordinare un lotto di utensili (massimo 20 pezzi) e riceverli nudi in una settimana, oppure rivestiti in 2 settimane. «Questo è il nostro standard di servizio – continua Costa – e riusciamo a garantirlo anche quando il mercato ci mette sotto pressione come in questo periodo. Le campionature ridotte, le produzioni incerte, la scarsa reperibilità di alcuni materiali: in questo periodo pandemico stiamo vivendo un’accelerazione ancora più pressante della domanda e dei tempi di consegna. La qualità ha un costo al quale spesso si aggiungono dei tempi precisi. Lavoriamo quotidianamente contro il tempo per cercare di accontentare i nostri clienti».

Puntare sull’integrale

Ormai da diversi anni, Febametal ha puntato anche sul mondo dell’utensile integrale speciale. «Oltre che nel fissaggio meccanico, dove soprattutto con Horn eravamo molto conosciuti – prosegue Costa – abbiamo investito nella produzione di utensili integrali rotanti speciali. Ci siamo resi conto che il mercato era sempre più alla ricerca della costanza qualitativa, con diversi affilatori che riuscivano a soddisfare le esigenze in termini di tempi di consegna, ma meno ripetitivi nella qualità. Febametal ha invece scelto come sempre un approccio qualitativo a partire dal metallo duro, di provenienza Horn o comunque europea, con rivestimenti di qualità, certificati. Si aggiunge il reparto Qualità e Collaudo con i migliori strumenti di misurazione e soprattutto la volontà di sviluppare al massimo le competenze interne e il know how dei propri dipendenti». Nel reparto interno “Utensili integrali”, uno dei 4 reparti principali interni alla produzione Febametal, si producono lotti di utensili a disegno di punte a gradino, frese sagomate, alesatori a gradino, microutensili a partire da 0,6 mm, e da un anno anche utensili extralunghi fino a 20 volte il diametro. La realtà piemontese inoltre, grazie a un’esperienza trentennale nell’asportazione, ha sviluppato geometrie di taglio adeguate alle lavorazioni, specializzandosi su materiali ostici come gli acciai inossidabili (su tutti gli AISI 316L e 304), le leghe di titanio, le ghise sferoidali, gli ottoni senza piombo. Febametal ha messo a punto anche alcune geometrie di foratura per fori interrotti, foratura di superfici sferiche e utensili che non lasciano bava in uscita. «L’utensile integrale speciale – conclude Costa – in Italia ha una tradizione di grande competitività sul mercato. Noi abbiamo sempre cercato la nostra nicchia, basandoci sulla qualità e sul dare valore aggiunto ai nostri clienti, spesso affrontando le sfide quando la maggior parte dei nostri competitor si ferma. Oggi possiamo dire di sapere sfruttare al massimo la nostra esperienza curando i nostri utensili speciali nei minimi dettagli. Dettagli che fanno la differenza tra realizzare un pezzo e non riuscirci».

Frese per acciai inox

Dall’esperienza Febametal e Horn nella lavorazione di acciai inossidabili, Febametal ha lanciato sul mercato una nuova linea di frese standard in metallo duro per la lavorazione degli acciai inox. Peculiarità di questa gamma di frese è l’adduzione interna sui singoli taglienti, così preziosa nella lavorazione di materiali che sviluppano tantissimo calore. La gamma copre dal diametro 6 mm al 20 mm. Le frese sono disponibili con attacco cilindrico h6 o con piatto Weldon (HB), molto utile nelle lavorazioni trocoidali. Le frese sono Z4, disponibili con raggi di diverse entità oppure con smusso a 45° sul tagliente.

Nuova gamma AMEC T-A Pro

AMEC (Allied Machine and Engineering), altra storica rappresentata dalla casa torinese sul suolo italiano, annuncia con orgoglio il suo rivoluzionario sistema di foratura ad alta penetrazione, il T-A Pro. Dopo 35 anni di successo ottenuto grazie all’iconico inserto a “casetta” AMEC T-A (Throw Away), la gamma riceve un upgrade senza precedenti. Il team di ingegneri AMEC (casa statunitense con sede in Ohio) ha sviluppato una tecnologia che porta la soluzione ideale per la foratura generica a un livello di prestazioni prima difficilmente raggiungibile da un inserto a cuspide. La punta T-A Pro combina geometrie di inserto specifiche per materiale, un corpo punta riprogettato e un sistema brevettato di refrigerante per consentire velocità di penetrazione fino al 30% superiore rispetto allo standard ad alte prestazioni del mercato. Le uscite del refrigerante sono progettate per dirigere il flusso massimo verso il tagliente fornendo una rapida dissipazione del calore proprio là dove l’azione di taglio è più gravosa, anche a velocità notevolmente più elevate. Le geometrie dell’inserto specifiche del materiale producono una formazione di trucioli impeccabile e il corpo punta presenta eliche diritte ridisegnate per il massimo flusso di refrigerante e per un’eccellente rigidità. Questi elementi di design si combinano per prolungare la durata dell’utensile, creare fori di qualità costante e fornire un’evacuazione del truciolo migliore. Di conseguenza, la punta T-A Pro offre alle officine meccaniche e alle realtà con elevate produzioni una punta a cuspide con una velocità altissima e un costo per foro in media del 25% inferiore rispetto allo standard di mercato. Il sistema di foratura T-A Pro sarà disponibile in diametri compresi tra 11,10 mm e 47,80 mm ed è ideale per fori di profondità corta, 3xD, 5xD, 7xD, 10xD, 12xD e 15xD. La punta sarà disponibile sia con codolo metrico che in pollici. Le geometrie dell’inserto in metallo duro offerte inizialmente soddisfano le seguenti classi di materiali ISO:
– acciaio (P) con rivestimento AM300;
– ghisa (K), con rivestimento TiAlN;
– materiali non ferrosi (N) con rivestimento TiCN.
Ultima ma non per importanza la geometria X in HSS per tutte quelle forature che richiedono un materiale flessibile come l’acciaio super apido AMEC.

La novità Scami

Anche l’italiana Scami presenta interessanti novità nel campo della superfinitura, con utensili a rullare con punta in diamante per la superfinitura di materiali con durezza fino a 65 HRC. Si tratta di utensili ricalcatori con punta in diamante, prodotti con un diamante naturale accuratamente selezionato, idoneo a realizzare rugosità superficiali nell’ordine di Ra compreso tra 0,03 μm e 0,10 μm. Questo nella maggior parte dei materiali presenti nella meccanica. L’utensile ricalcatore Scami con punta in diamante è in grado di ottenere superfici estremante lisce e lappate anche dopo una sola passata. Si adattano a differenti tipi di materiali, come la ghisa e l’acciaio inossidabile. Questi utensili operano senza problemi su pezzi anche di piccole dimensioni e con durezza compresa tra 45 e 65 HRC. In confronto ad altri tipi di utensili per finitura, gli utensili con punta diamantata accettano sfide anche più difficili. Trovano frequente applicazione su diversi particolari di impiego nell’industria automotive, così come su pistoni e altri particolari legati a idraulica e pneumatica. Questi utensili sono infine in grado di conferire una maggiore durezza alla superficie dei pezzi lavorati. Ne consegue una superficie uniforme e compatta, con una accresciuta resistenza alla fatica e un rischio ridotto di cricche e di punti critici esposti a possibili rotture.