Alla Tavola Rotonda organizzata da Tecnologie Meccaniche sono intervenuti alcuni dei principali costruttori di rettificatrici. Ne è emerso un quadro in generale positivo sugli attuali trend di mercato, sulle aspettative future legate al Piano di Transizione 5.0, sugli ultimi sviluppi tecnologici - in particolare sull'importanza degli strumenti digitali in ambito automazione e manutentivo - sul service e sulla sostenibilità.
Le tavole rotonde sono sempre un’ottima occasione per riunire allo stesso tavolo gli attori che operano in un determinato settore e avere un quadro generale della situazione tecnologica e di mercato relativa al loro ambito di competenza. Tecnologie Meccaniche ha recentemente organizzata una tavola rotonda rivolta ai costruttori di rettificatrici, dalla quale è emerso un quadro nel complesso molto positivo in cui sono stati analizzati trend e tecnologie.
Trend di mercato, aspettative e Piano Transizione 5.0
In generale, per tutti i partecipanti il 2023 si è chiuso in modo positivo, grazie all’onda lunga delle agevolazioni di varia natura che negli ultimi anni sono state indispensabili per consentire alle imprese del nostro Paese di potenziare o aggiornare il proprio parco macchine. Per il 2024 le aspettative di mercato rimangono positive, anche se c’è grande attesa per capire come verrà concretamente strutturato il Piano Transizione 5.0 che, pur essendo stato approvato, non presenta ancora linee guida chiare. In particolare Alessio Zemo di Grinding Technology sottolinea come il Piano Transizione 5.0 rappresenti una grande opportunità per il mercato interno, mentre per l’estero ci sono buone premesse relativamente a settori come l’emobility, l’aeronautico e il militare. Anche per Riccardo Robbi di Robbi Group il mercato estero rappresenta una grande opportunità in funzione del calo fisiologico ormai atteso da tempo e che si è concretizzato nella riduzione di ordinativi registrata negli ultimi mesi. Alberto Tacchella di Danobat conferma questa differenza di andamento tra Italia in calo ed estero molto vivace, sottolineando però come in realtà l’attività produttiva per le imprese non manchi. L’andamento del mercato italiano è infatti legato alle misure governative che hanno inciso in modo importante sulle strategie delle aziende. Trend ribadito anche da Giuseppe Bucci di Rosa Ermando, che spiega come la strategia della propria azienda di puntare sulla disponibilità del prodotto a magazzino si riveli utile per affrontare un mercato sempre più frenetico nei suoi andamenti. Patrizia Ghiringhelli di Rettificatrici Ghiringhelli si allinea al quadro descritto, aggiungendo una riflessione sulla situazione a livello internazionale e sull’incidenza di quest’ultima sul reshoring delle attività in Europa spiegando come il consolidarsi di questo fenomeno, finora verificatosi solo in parte, potrebbe rappresentare un’importante opportunità per i costruttori di rettifiche. Maurizio Ceri di Delta torna sul tema della dinamicità del mercato, spiegando come per Delta la standardizzazione dei prodotti agevoli l’attività interna e aiuti a rispondere in tempi rapidi alle richieste della clientela. Enrico Bollini di MAR conclude la panoramica sui trend di mercato sottolineando come l’atteso rallentamento del mercato interno e l’aumento di richieste di soluzioni con una personalizzazione sempre più spinta abbiano portato MAR a orientarsi verso l’estero e verso una maggiore customizzazione delle macchine.
Tecnologie: maggiore automazione
Anche dal punto di vista tecnologico i costruttori intervenuti alla tavola rotonda hanno evidenziato alcune tematiche comuni, a partire dalla richiesta di una maggiore automazione degli impianti. Per Enrico Bollini di MAR la necessità di automatizzare le macchine e quindi i processi è ormai estesa anche alle realtà medio piccole in considerazione della crescente difficoltà nel trovare personale da inserire nei reparti produttivi. Maurizio Ceri di Delta ribadisce questo aspetto sottolineando come le rettificatrici debbano integrare sempre più funzionalità ma diventare al contempo più intuitive nel loro utilizzo, per agevolare gli operatori meno esperti o le realtà che introducono solo ora una rettifica nella propria officina. Patrizia Ghiringhelli di Rettificatrici Ghiringhelli mette l’accento sul tema della personalizzazione delle macchine, con particolare riferimento all’integrazione di sistemi di automazione, di tecnologie che rendano gli impianti sempre più green, e di sistemi che ne permettano il controllo da remoto. Lo spostamento delle competenze dall’operatore alla macchina attraverso l’evoluzione dei controlli numerici, delle interfacce e dei software di gestione della rettifica è il tema centrale dell’intervento di Giuseppe Bucci di Rosa Ermando. Anche Alberto Tacchella di Danobat sottolinea la richiesta di macchine sempre più performanti grazie all’automazione, con particolare riferimento agli sviluppi orientati alla maggiore versatilità dell’impianto e alla possibilità di riattrezzare la macchina in tempi rapidi. Riccardo Robbi di Robbi Group mette in evidenza la necessità di adattare le HMI che forniscano molte più informazioni alle nuove generazioni di operatori, che hanno una maggiore attitudine alla lettura dei dati rilevati dai sensori. Alessio Zemo di Grinding Technology conferma come le aziende, e in particolare le PMI, siano più attente al tema dell’automazione e della versatilità dell’impianto per accelerarne il ritorno dell’investimento, mentre per le realtà più grandi e strutturate sono in forte aumento le richieste di macchine ecofriendly.
Service, digitalizzazione, monitoraggio e manutenzione
Tra i temi caldi degli ultimi anni c’è anche quello della digitalizzazione, che ha permesso di tradurre la crescente mole di dati generati dai sensori in informazioni utilizzate dalle aziende in particolare per l’attività manutentiva. Per Giuseppe Bucci di Rosa Ermando, le PMI stanno particolarmente apprezzando le segnalazioni generate in automatico dalle macchine relativamente a interventi manutentivi semplici da effettuare, ma spesso sottovalutati e per questo responsabili di fermi macchina evitabili. Patrizia Ghiringhelli di Rettificatrici Ghiringhelli conferma l’importanza di affiancare alla pianificazione di manutenzioni ordinarie, che rimane un servizio molto richiesto, sistemi che permettano di eseguire interventi preventivi grazie al monitoraggio dello stato di funzionamento dei componenti maggiormente soggetti a usura. Secondo Maurizio Ceri di Delta, la maggiore sensibilità delle imprese verso un’attenta manutenzione degli impianti è dovuta al positivo effetto degli incentivi relativi a Industria 4.0, che hanno permesso alle aziende di toccare con mano i vantaggi derivanti dalla possibilità di avere informazioni sullo stato di salute dell’impianto e di poter pianificare in modo opportuno le attività manutentive. Enrico Bollini evidenzia come lo sviluppo da parte di MAR di due piattaforme dedicate al monitoring della macchina e alla messa a disposizione di documentazioni tecniche che supportino l’operatore nell’attività manutentiva rappresenti un passo importante per ovviare alla carenza di personale dotato delle competenze necessarie per eseguire determinati interventi sulla macchina. Alessio Zemo di Grinding Technology sottolinea come un’analisi sempre più accurata di una mole sempre più elevata di dati possa contribuire a un’ulteriore crescita del potenziale degli strumenti digitali declinati in ambito manutentivo. Per Riccardo Robbi di Robbi Group il tema principale rimane comunque la necessità continuare a sensibilizzare le aziende nel condividere i dati delle macchine con i costruttori, che possono garantire così un’assistenza più efficacie. Alberto Tacchella di Danobat conferma l’utilità della condivisione dei dati macchina con il costruttore, che sulla base di queste informazioni può migliorare sia i propri prodotti sia l’efficacia del service nei confronti del cliente stesso.
Sostenibilità: energie rinnovabili e riduzione dei consumi
La tavola rotonda si è conclusa toccando il tema della sostenibilità. Qui le strategie messe in campo dalle aziende costruttrici sono molto diversificate perché l’abbattimento dell’impatto ambientale di un’attività, sia essa produttiva o commerciale, può essere raggiunto attraverso molteplici strade: dall’impiego di energie rinnovabili alla riduzione dei consumi energetici, da un miglior isolamento termico e acustico del fabbricato fino all’eliminazione dei documenti cartacei che circolano all’interno dell’azienda. Il percorso in quest’ottica è ancora lungo, e non è vincolato esclusivamente ai produttori di macchine ma riguarda l’intera filiera produttiva.
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